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Questa sera il Partito democratico avrà il nome del suo nuovo segretario. La sfida delle primarie per la successione di Enrico Letta è tra Stefano Bonaccini e Elly Schlein. È possibile votare dalle 8 alle 20 nei 5.500 seggi allestiti in tutta Italia, portando con sé un documento di identità, la tessera elettorale e due euro per le spese. È previsto anche il voto online, ma solo per chi ha effettuato una pre-registrazione con lo Spid e a particolari condizioni, tra cui una distanza di almeno 20 chilometri dai seggi. Possono votare anche i non iscritti al partito: il voto è infatti aperto a tutte le persone con cittadinanza italiana, i cittadini europei residenti in Italia e quelli extra-Ue con regolare permesso di soggiorno che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Pd, di sostenerlo alle elezioni e accettino di essere registrati nell'Albo pubblico delle elettrici e degli elettori. Contestualmente si eleggono anche i componenti l'Assemblea nazionale. Un milione di persone è la “soglia psicologica” sotto la quale la consultazione al Nazarezo verrebbe considerata un flop: 600mila in meno di quanti furono nel 2019.
Le ultime primarie del Pd si svolsero nel 2019. A vincerle fu Nicola Zingaretti che però nel 2021, a causa di polemiche interne al partito, si dimise lasciando il campo a Enrico Letta. I risultati delle primarie sono attesi questa sera alle 22. Al primo round, quando i candidati erano quattro, i votanti dei congressi di circolo sono stati 15.1530. Stefano Bonaccini ha ottenuto 79.787 voti, pari al 52,87 per cento, Elly Schlein 52.637 (il 34,88 per cento), Gianni Cuperlo 12.008 (il 7,96 per cento) e Paola De Micheli 6.475 voti (il 4,29 per cento).
Stefano Bonaccini, 56 anni, è presidente dell'Emilia-Romagna da quasi dieci anni. Se vincerà ha detto che non lascerà la guida della regione. Ha sempre sottolineato la sua "non appartenenza" a correnti di partito e propone, per rilanciare il Pd, un ricambio della classe dirigente.
Elly Schlein, 38 anni, è stata europarlamentare dal 2014 al 2019, e vice dello stesso Bonaccini in Emilia-Romagna. Ha iniziato come volontaria nella campagna elettorale di Barack Obama per le elezioni per il presidente degli Stati Uniti nel 2008. Nel 2016 ha lasciato il Pd in dissenso con l'allora segretario Matteo Renzi per poi riprendere la tessera a fine 2022, in vista delle primarie. Lotta alle diseguaglianze ed emergenza climatica sono due temi fondamentali della sua campagna elettorale.