La premier Giorgia Meloni ha riunito questa mattina a Palazzo Chigi i ministri dell'Interno e della Difesa, Matteo Piantedosi e Guido Crosetto, e i vertici dell'Intelligence. Sul tavolo il dossier migranti. Intanto sono attesi a Pozzallo i 17 superstiti dell'ennesimo naufragio avvenuto ieri in zona Sar libica e in cui 30 persone risultano disperse.

Altri migranti in arrivo dalla Libia

Alla Guardia Costiera libica "arriveranno altre imbarcazioni" per controllare meglio le acque davanti alle loro coste, ha detto oggi la portavoce della Commissione Europea Ana Pisonero, rispondendo, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, in merito al naufragio. «Quando ci sono persone in pericolo» in mare, «è obbligatorio intervenire», ha aggiunto la portavoce.

Nel Consiglio Europeo tra i leader dell'Ue «non c'è consenso» sulla questione delle operazioni di ricerca e soccorso in mare, né tantomeno sul ruolo delle Ong, che alcuni vedono come "positivo", mentre altri capi di Stato e di governo lo considerano un "pull factor", un fattore di attrazione per i migranti irregolari. Lo spiega un alto funzionario Ue, a Bruxelles, aggiungendo che portare temi sui quali non c'è consenso all'attenzione dei leader non è consigliabile. Ciò su cui c'è consenso tra i capi di Stato e di governo è la «necessità di lavorare con i Paesi terzi per prevenire le partenze».

Nel corso del summit di febbraio i capi di Stato e di governo hanno avuto una "lunga discussione" e si sono impegnati a «tornare sulla questione in marzo». Pertanto, nel Consiglio Europeo del 23-24 marzo «ci sarà un debriefing da parte della presidente della Commissione Europea e della presidenza di turno» e «mi aspetto che i leader inizino a discutere», ma, sottolinea, «"non adotteremo nuove conclusioni» in materia di migrazioni.