«Il “pensiero unico manettaro” non fa parte della mia cultura politica e non penso neppure che sia dominante nella magistratura. La carcerazione preventiva va limitata ai casi necessari. La segretezza degli atti è sacrosanta: non è un liberticidio, è il rispetto della forma e della sostanza, non si può essere condannati nel clamore della stampa e poi essere assolti nel silenzio del tribunale, quando la tua vita è stata distrutta e nessuno potrà mai restituirtela. Dal penale al civile, serve una nuova cultura del diritto che è uno strumento di convivenza e non di guerra tribale». Lo afferma il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un'intervista a “Il Foglio”.

«L'assenza di garantismo – aggiunge - è un male, l'eccesso di garanzie ne è l'immagine capovolta. Servono equilibrio e cultura delle istituzioni, conoscenza della magistratura e sensibilità politica. Per questo Nordio è l'uomo giusto al posto giusto. A questo Governo non manca il coraggio e la visione per portare avanti la riforma della giustizia. I cittadini hanno aspettato troppo».