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Mattarella
È un doppio fronte quello che vede impegnata la scienza in Italia: la pandemia da una parte e le tesi antiscientifiche dall’altra. In mezzo ai due fuochi rischia di rimanere la ricerca e la prevenzione contro il cancro. Ne ha parlato il Presidente della Repubblica durante la celebrazione de «I Giorni della Ricerca», al Quirinale. Per Sergio Mattarella, è necessaria una «alleanza tra ricerca e informazione», anche perché sui nuovi strumenti di comunicazione esistono «nuclei che propagano l’antiscienza: è una sfida nei luoghi della modernità, occorre affrontarla e vincerla, ne va della prosecuzione di un processo virtuoso». I bollettini degli ultimi giorni che parlano di un’impennata dei contagi in Italia e le notizie che arrivano da Germania e Austria non consentono di abbassare la guardia né di lasciare spazio alla propaganda di chi mette in dubbio l’efficacia dei vaccini mettendo a rischio i più vulnerabili: «Il virus continua a procurare allarme, non si è esaurito, il nostro dovere di responsabilità è particolarmente verso i più fragili», sottolinea il Capo dello Stato. Un doppio fronte, dunque, quello che vede Mattarella, con il virus da una parte e le posizioni antiscientifiche di no vax e No Green pass dall’altra. Nella prima battaglia, quella contro la pandemia, si sono visti dei risultati: «Abbiamo eretto un argine e siamo riusciti a imboccare la strada della ripartenza». Ma se ci siamo riusciti, aggiunge, è stato «grazie alla scienza, che ci ha fornito gli strumenti per proteggerci e per riconquistare spazi di libertà cui eravamo stati costretti per qualche tempo a rinunciare». Di conseguenza, «siamo riusciti a registrare una ripresa economica incoraggiante».