Dopo giorni di tensioni interne alla maggioranza, prende ufficialmente il via la sessione di Bilancio. I lavori, affidati in prima lettura al Senato, si aprono con una fitta agenda di audizioni che, mai come questa volta, coinvolgeranno un numero così alto di voci: quasi ottanta soggetti chiamati a intervenire tra lunedì e giovedì davanti alle commissioni Bilancio riunite. La settimana si annuncia intensa: lunedì mattina si parte alle 9.30 con 48 audizioni, da una suora dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia ai rappresentanti dei gestori di affitti brevi, passando per ambientalisti, commercialisti, esercenti cinematografici e Abi. Martedì sarà la volta dei sindacati, Confindustria, associazioni di categoria e Ania, per un totale di 20 audizioni.

Mercoledì toccherà a Comuni e Province, mentre giovedì interverranno i grandi organi economici dello Stato: Istat, Cnel, Bankitalia, Corte dei Conti e Ufficio parlamentare di Bilancio, con Giancarlo Giorgetti che chiuderà la giornata alle 14.30.

Tempi stretti e manovra ancora da definire

Secondo il calendario, la legge di Bilancio dovrebbe approdare in aula a Palazzo Madama il 24 novembre, ma la data è destinata a slittare. Restano da definire la presentazione degli emendamenti, il vaglio di ammissibilità e la selezione delle proposte prioritarie. Il valore complessivo del provvedimento è di 18,7 miliardi di euro, con una “dote” di 100 milioni l’anno riservata alle modifiche parlamentari. “Il Parlamento può decidere di togliere cifre messe su alcune cose e di metterle su altro”, ha chiarito Giorgetti, descrivendo un percorso complesso di ritocchi mirati che dovrà mediare tra le diverse posizioni dei partiti.

Tajani: “Casa, imprese e sicurezza le nostre priorità”

Nel pieno del dibattito, il leader di Forza Italia Antonio Tajani ha ribadito le priorità del partito: «Cancellare gli aumenti fiscali sugli affitti brevi, aumenti per le forze dell’ordine, abolizione dell’articolo 18 sulla tassazione dei dividendi e certezze sui finanziamenti per le metro di Roma e Milano».

Tajani ha sottolineato l’obiettivo di tutelare la casa, ridurre la pressione fiscale per le imprese, e favorire le infrastrutture strategiche. «Vogliamo premiare chi garantisce la nostra sicurezza» ha aggiunto, annunciando per questa settimana una riunione di partito dedicata alla preparazione degli emendamenti.