"Noi non parliamo di cambiare i decreti Sicurezza, noi chiediamo di abrogarli. La differenza è sostanziale". Inizia così l'intervento di Jasmine Cristallo, la portavoce del movimento delle Sardine che ha aperto la manifestazioni di piazza Santi Apostoli a Roma. "Mi rendo conto che è una scelta che i 5 stelle hanno fatto e ritrattarla può essere complicato per loro, però forse potrebbe servire loro per mostrare una volontà reale di discontinuità rispetto alla loro alleanza con Salvini, potrebbe essere utile per ricostruire qualcosa", ha aggiunto Jasmine Cristallo. Pochi chilometri più a Sud, all'Eur, sempre nella capitale, il leader leghista Matteo Salvini replicava:  "Le Sardine ci sono o ci fanno? Abolire i decreti sicurezza significa togliere soldi, poteri e competenze a sindaci e forze dell'ordine, oltre che dimezzare la forza e gli uomini dell'Agenzia dei beni confiscati alla mafia. Forse qualcuno tifa per mafiosi e delinquenti?". Un botta e risposta, quello tra le Sardine e Salvini che va avanti da mesi, da quando il movimento di sinistra decise di convocare una contromanifestazione in una Bologna che si preparava al comizio di Salvini. Un lungo duello a distanza che ha sfiorato lo scontro a Bibbiano, quando le due piazze erano vicinissime. In ogni caso a Santi Apostoli sotto gli striscioni "Roma non abbocca"  e "L'amore costruisce, l'odio affonda - Sardine Antifasciste", c'erano migliaia di persone, compresi i partigiani dell'Anpi