«Attenzione: questo testo dovrà andare in Parlamento. E ci proveranno, state sicuri, tutti, a smantellare le conquiste che abbiamo ottenuto. Dobbiamo farci trovare pronti, ancora una volta a difendere col coltello fra i denti quanto conquistato. E non sarà facile, siatene certi». M5s conferma così, sul nuovo Blog ufficiale del Movimento, che quello della riforma della giustizia resta un fronte caldo per la maggioranza. «Sulla riforma della giustizia, in queste ore stiamo sentendo e leggendo ricostruzioni dogni tipo. Ma, per fortuna, ci sono i fatti. E i fatti dimostrano che è stato fatto un lavoro che ha consentito di salvare la riforma della prescrizione che gli altri partiti avrebbero voluto cancellare del tutto, con un colpo di penna», si rivendica. «I fatti, appunto. La riforma della prescrizione è stata sotto attacco di tutte le forze politiche a partire dal minuto seguente alla sua approvazione. Un martellamento incessante, continuo, giornaliero, che a detta di molti ha portato alla caduta dei due governi presieduti da Giuseppe Conte. Ciò che è avvenuto dopo è noto a tutti: lappello del presidente della Repubblica, la nomina di Mario Draghi a capo dellesecutivo e una maggioranza ampia e composita», è la lettura politica della contesa secondo M5s. Intanto, dopo una settimana di silenzio, Giuseppe Conte torna e parla (ma non solo) del suo possibile ruolo alla guida del M5s, chiarendo che «la leadership è una premessa indispensabile» e confermando che bisogna ancora «chiarire i ruoli». Se questo schema verrà «pienamente condiviso, io ci sono», avverte, «altrimenti no». Una settimana dopo che Beppe Grillo ha dato vita ad un comitato di sette mediatori incaricati di dirimere la contesa sul nuovo statuto dei 5 stelle proposto dallex premier, il punto di caduta nella disputa tra il Garante e l«avvocato del popolò ancora non è stato individuato. In collegamento con il convegno nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Conte allora ribadisce: «Non sono il leader al momento, ci stiamo lavorando». Le sue parole arrivano al termine di una settimana travagliata nel Movimento, con le fibrillazioni interne che hanno pesato sullattività parlamentare e su quella del governo, dalla richiesta di rinvio sulle nomine nel Cda Rai alla ricerca di una mediazione sulla riforma della giustizia, che supera quella varata dalex ministro grillino Alfonso Bonafede. Conte non nasconde il suo disappunto sulla modifica delle norme relative alla prescrizione, una delle bandiere del Movimento al governo. «Non canterei vittoria, non sono sorridente sulla prescrizione, siamo tornati allanomalia italiana. Se un processo svanisce per nulla per una durata così breve non può essere una vittoria per lo stato di diritto», incalza Conte. «Non è una - puntualizza - questione di me contro Draghi. Delle mediazioni erano state offerte, ci sono mille espedienti per assicurare una durata ragionevole dei processi accertando la verità». Poi, unapertura sul suo orizzonte per rifondare il Movimento: «Se ci sarò con il M5s, il progetto politico sarà chiaro, avrà una forte identità e con dei principi forti. Nessuno dovrà permettersi di dire che il M5s sarà il partito dei No, dei veti ideologici. Sarà la forza più innovatrice ed ecologica».