Il Cdm approva i conti. Bisognava “solo” parlare di assestamento dei conti, ma il Consiglio dei ministri si trasforma nell’ennesima polemica tra Lega e Movimento 5 Stelle.

Salvini se ne va

La frattura diventa palese quando il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, abbandona anticipatamente la riunione, a causa dell’assenza dell’altro vice premier Luigi Di Maio.

«Non ne sapevo nulla», commenta irritato il leader del Carroccio.

Ma a scatenare la reazione non è l’assenza in sé, quanto «l’attacco» pronunciate poco prima, in diretta Facebook, dall’alleato pentastellato.

«È meglio che le cose ce le diciamo in faccia. Il silenzio della Lega sulle concessioni dispiace, fa sentire ancora più protetti i Benetton», dice il capo politico M5S, mandando su tutte le furie il Viminale.

«A me il partito dei Benetton non fa paura, questa volta vincono i cittadini non i Benetton», insiste il capo politico, prima di rivolgersi direttamente all’inquilino del Viminale.

«A me dispiace che Salvini abbia detto “Di Maio sbaglia si perderanno posti di lavoro» ribadisce

«Non ci possiamo fare ricattare», è il messaggio del grillino. «Spiace ascoltare queste parole da chi ha condiviso con me questo anno di lavoro».

Risposta leghista

Ma l’alleato di governo non gradisce affatto il tono del leader pentastellato e a stretto giro il ministro dell’Interno risponde.

«Nessuna polemica con Di Maio o altri, abbiamo solo tanto lavoro», spiega Salvini.

«Su Autostrade e Benetton, chi ha sbagliato deve pagare, caro e fino in fondo, ma non devono andarci di mezzo migliaia di lavoratori o di piccoli risparmiatori italiani che non hanno colpe», argomenta.

Poi il segretario del Carroccio mette in chiaro: «Su Europa e infrazione, la Lega non accetta nessuna ipotesi di tagli alla sanità, alla scuola o agli aiuti a famiglie e imprese.

Abbassare le tasse

Anzi, il nostro obiettivo rimane quello di abbassare le tasse e aumentare gli investimenti, unica via per ridurre il debito», chiosa.

Per la cronaca: in assenza dei due vice premier, il Cdm ha comunque approvatol’assestamento di bilancio per scongiurare la procedura d’infrazione.