Dopo due mesi di corsa solitaria Virginia Raggi ha il suo primo sfidante di peso per il Campidoglio. Al termine di una settimana di indiscrezioni e segnali via Twitter questa sera Carlo Calenda ha rotto gli indugi, ospite da Fabio Fazio nello studio televisivo di "Che Tempo che Fa", lanciando la sua candidatura in vista delle elezioni del prossimo anno. "Mi candido a sindaco di Roma, auspico con un consenso ampio, cercherò in tutti i modi possibili di mettere insieme una squadra molto larga", l'annuncio del leader di Azione. Che poi ha sottolineato: "Penso che chi ha la possibilità di riportare Roma tra le grandi Capitale europee abbia il dovere di farlo. Sarà una grande avventura". Una apertura, al centrosinistra ma anche al mondo del civismo, a creare un fronte ampio per il rilancio della Capitale. Ed un messaggio al Pd, il partito da cui proviene e nelle cui liste è stato eletto eurodeputato: "Deve appoggiarmi se pensa che io sia adatto a fare il sindaco". Le amministrative di Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli si annunciano come il pezzo forte della contesa politica del prossimo anno. In particolare il voto nella Capitale. Ma la corsa dell'ex ministro non appare in discesa. La sua formazione, Azione, siede al tavolo del centrosinistra che si è aperto la scorsa settimana in vista delle elezioni. Ma gli alleati, a partire dal Pd, in questi giorni hanno ribadito che i candidati li decidono le federazioni locali e se servirà si passerà per le primarie. Una prima difficoltà. In merito ai gazebo questa sera Calenda ha specificato: "Non sono sempre state la panacea. Farle oggi è molto complicato, farle tra qualche mese vuol dire perder tempo a parlare tra di noi per molti mesi invece che ai romani. E poi alle primarie sono stati sconfitti Sassoli e Gentiloni, vinse Marino che poi il Pd rimosse". Altra incognita, il fattore M5s. I Dem sono al governo assieme ai pentastellati, che nella faticosa costruzione di un nuovo corso sembrano intenzionati a cercare un'alleanza con il Pd anche sui territori proprio a partire dal voto per le comunali. Mentre Calenda è uscito dai Dem proprio dopo la decisione di dare vita al governo giallorosso, in disaccordo con quella linea. E anche oggi ha ribadito: "La gestione della città dei 5 Stelle è stata disastrosa". La sfida dell'ex ministro, alla Raggi e alla sua possibile coalizione, è partita. Nelle prossime settimane è atteso anche il candidato del centrodestra, dove si parla da giorni dell'ipotesi di una convergenza sul presentatore tv Massimo Giletti che però ieri ha smentito: "Metto tranquillo Calenda e i giornalisti che scrivono su di me ogni giorni, non ci penso minimamente di mettermi in corsa come candidato sindaco. Vi basta? Ma sarò sempre qui a controllare chi sarà eletto sindaco". Finora nella coalizione soltanto Vittorio Sgarbi si e' proposto apertamente per il ruolo di sindaco