Il fondatore del Movimento 5 Stelle scende in campo, cestinando la fase Salvini e voltando pagina. Non dice come, non dice che tipo di cambiamento possa esserci, ma lo lascia intuire, annunciando di voler salvare l'Italia dai barbari. E apre a soluzioni alternative al voto: se dobbiamo cambiare, dice, facciamolo subito. Se questo significhi aprire al Pd, pur di rimanere al governo, al momento, non è dato saperlo. Ma qualcosa, almeno nelle intenzioni, Grillo la dice. Nelle sue metafore ambientali, citando ciò che biodegradabile è e differenziandolo da ciò che non lo è, parlando pure di coerenza come arma a doppio taglio, almeno per i nemici, il comico richiama tutti al buon senso. «Dobbiamo fare dei cambiamenti? Facciamoli subito, altro che elezioni, salviamo il paese dal restyling in grigioverde dell’establishment, che lo sta avvolgendo! Come un serpente che cambia la pelle», scrive sul suo blog.   [embed]https://www.facebook.com/beppegrillo.it/posts/10156594200431545?__xts__%5B0%5D=68.ARAZJgCq-F9Z9QQj91rOcSL63JbyC7P1_GdtQZWU-CUS8fkOM7uvRfKrrKvn-U3tSQwOIVzruxFStdsnDkeyWlUtsubNv9XeOQ5uKjXHQicHG51LhQJLaZZlnQ5K5xjKDxohaNRcOs0Azh1sjT10VIJeX9hXoWJRqU4fj161OkZf9nA0w7_JMWm4hqu3TMfwtGI6yzg9t6vBuDfM5TlBi_Da3CtHOC3I0rl6kWD6DMR414xz8cg-j6LH5pygJJAee8lVqGOOLmdgQaIVbl7uXCU4ORAhVCpHEdr6X3a5UCfWe1pwb3hQJONijr-emDYneIbVHfiOOmhO3y60vQ&__tn__=-R[/embed]   Che tradotto può voler dire: non lasciamo l'Italia in mano a Salvini, concedendogli le urne e, dunque, la vittoria certa, battiamolo prima, sul campo, con una nuova alleanza. Magari turandoci il naso e amen. Il problema è stabilire come, dato il rifiuto categorico, ribadito come se non ci fosse un domani, di Luigi Di Maio a fare accordi con il Pd e l'odiato Matteo Renzi. Che pure rifiuta e passa avanti. Grillo lancia il suo appello prendendola larga. «Il mondo politico europeo ha un “punto fisso rispetto alle stelle”: il MoVimento 5 Stelle è biodegradabile, e ci contano così tanto che non resta da fare altro: deluderli - scrive - Perché non sanno neppure cosa significhi biodegradabile. La vita scorre per cicli: prima eri uno che tentava di tenere duro con Salvini e adesso, solo perché lui è nel pieno del suo ciclo di vuoto intamarrimento tu devi morire?». Insomma, non dateci mica per morti. Quello che sta messo peggio, sembra dire Grillo, è proprio lui, Salvini. E allora «sopravviviamo, sopravviviamo… sopravviviamo», dice. «Io non vorrei che la gente abbia confuso la biodegradabilità con l’essere dei kamikaze. Noi ci muoviamo sinuosi nel mondo e i nostri nemici pregano che la coerenza, solo la nostra, sia una sorta di colonna vertebrale di cristallo: “non vi preoccupate… sono talmente coerenti che si spezzano piuttosto che sopravvivere! Questo pensano, pure molti sprovveduti al nostro interno. Le lavatrici buttate nei fiumi cosa sono nella loro essenza? Coerentemente in attesa di arruginirsi? Ed è così che pregano e sperano che sia il M5S». Salvini, afferma Grillo, «immagina il MoVimento come qualcosa che vive solo grazie a lui». Ma così non è, sebbene «ci siamo andati ad infilare in un mondo cupo e perinificato: traditori». Ma «hanno confuso coerenza con rigidità, anche molti di noi fanno questa confusione ed allora scattano meccanismi incredibili! Ma è tutto così semplice in realtà - continua il comico -  Mi eleverò per salvare l’Italia dai nuovi barbari, non si può lasciare il paese in mano a della gente del genere solo perché crede che senza di loro non sopravviveremmo. Un complesso di Edipo in avvitamento che  è soltanto un’illusione. Ciò che è naturale è biodegradabile, ma cerca anche di sopravvivere insieme alla sua specie, lasciamoci quindi alle spalle Psiconani, Ballerine e Ministri Propaganda a galleggiare come orridi conglomerati di plastica nei mari: per loro quella è vita, una gran vita, per noi soltanto sporcizia non biodegradabile. Dobbiamo fare dei cambiamenti? Facciamoli subito, altro che elezioni». Nel tardo pomeriggio, da Facebook, arriva il commento di Salvini. «Sento Grillo e Renzi e inorridisco al pensiero di un governo tra loro - scrive il vicepremier dalla Calabria - Siamo seri, l'Italia ha bisogno di certezze, fermezza, chiarezza e tanti sì».