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«Nelle rivelazioni del ministro Crosetto non vedo alcuno scandalo bensì la descrizione di una realtà che va avanti ormai da trent'anni: una parte della magistratura condiziona la vita dei governi e in parte anche della politica''. Lo ha detto Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, dopo l'informativa alla Camera del ministro Guido Crosetto. «Cito tre esempi. In questi giorni si è scoperto che l'avviso di garanzia arrivato nel 1994 a Silvio Berlusconi nel corso di una sessione internazionale era stato rivelato al Corriere della Sera 8 ore prima che al diretto interessato. Il governo Prodi fu fatto saltare attraverso un'indagine contro la moglie dell'allora ministro della Giustizia Clemente Mastella, poi terminata con un'assoluzione. Altro esempio sono le indagini delle procure di Firenze, Genova, Potenza, Arezzo su Matteo Renzi o persone a lui vicine, tutte archiviate o concluse con un proscioglimento».
«Un discorso analogo vale per la prassi di intercettare i parlamentari in barba alla Costituzione o l'abuso della carcerazione preventiva. Il compito della politica non è dibattere del sesso degli angeli ma fare le riforme. Il governo non solo è immobile ma invece di depenalizzare ha creato 15 nuovi reati. Nonostante una maggioranza che lo consentirebbe, le riforme non vengono fatte perché in qualche modo anche il governo è sotto ricatto», ha concluso.