Agire rapidamente sul clima o le conseguenze saranno «disastrose». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, introducendo l’evento il «Ruolo del settore privato nella lotta ai cambiamenti climatici» a margine dei lavori del G20.«La lotta al cambiamento climatico è la sfida decisiva dei nostri tempi - ha detto Draghi - o agiamo ora, affrontiamo i costi della transizione e riusciamo a portare la nostra economia su un percorso più sostenibile oppure rimandiamo l’azione, paghiamo un prezzo molto più alto in seguito e rischiamo di fallire». «L’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici mostra che dobbiamo effettuare tagli immediati, rapidi e considerevoli alle emissioni per evitare conseguenze disastrose», ha ribadito Draghi.«Alcuni di noi si chiedono perchè spostiamo il nostro obiettivo da 2 gradi a 1,5 gradi. Come mai? Perchè lo dice la scienza», ha aggiunto. «Dobbiamo ascoltare gli avvertimenti provenienti dalla comunità scientifica globale: affrontare la crisi climatica in questo decennio e onorare l’Accordo di Parigi e l’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030». Tra il primo ministro britannico, Boris Johnson, e il presidente francese, Emmanuel Macron, è iniziato uno dei più delicati vertici del G20. Lo si apprende da fonti diplomatiche. I rapporti tra Londra e Parigi si sono fortemente deteriorati per via dello scontro sulla pesca e sul contrasto all’immigrazione nel Canale della Manica, nonchè per la polemica sull’alleanza anti-cinese ’Aukus’ tra Usa, Regno Unito e Australia, della quale il ministro degli Esteri francese, Jacques Le Drian, bollò Johnson come «ruota di scorta».