«Una nazione moderna, dinamica, inserita nel sistema delle democrazie dell'occidente ha assolutamente bisogno di un sistema giudiziario giusto ed efficiente». A dirlo è Forza Italia, nel documento approvato a Paestum dal Consiglio nazionale, in occasione della convention del partito. «Un sistema giudiziario che dia risposte rapide e corrette alla domanda di giustizia, soprattutto nella giustizia civile – continua il documento -, e che sia profondamente rispettoso dei sacri diritti della persona in campo penale. Il garantismo per noi è questione fondante, e deve ispirare imprescindibilmente l'azione di governo. La strada indicata dal ministro Nordio al principio della legislatura rimane per noi la bussola imprescindibile della riforma da compiere. Bene le misure sulle intercettazioni e sull'abuso di ufficio presentate in Parlamento, ma il tema della separazione delle carriere rimane ineludibile».

«Il centro-destra ha il grande compito di dare una risposta a queste complesse esigenze del paese. Sta lavorando bene con il concorso di tutti i partner della coalizione. Ci aspettano prove importanti - si legge ancora - prima le elezioni suppletive nel collegio che fu di Silvio Berlusconi, nelle quale abbiamo candidato Adriano Galliani, la persona che - per vicinanza al nostro Presidente e per il suo legame con quei luoghi - era il designato naturale, con il consenso naturalmente della famiglia Berlusconi. Il risultato di Monza però non riguarda solo Galliani o solo Forza Italia, è una prova che vede impegnata tutta la coalizione, destinata a vincere insieme. Così come alle elezioni europee, nonostante il sistema proporzionale, dobbiamo vincere tutti, tutto il centro-destra, ciascuno rivolgendosi al suo elettorato di riferimento. Il compito di Forza Italia, in patria come in Europa, è quello di costruire un centro forte, dinamico, rivolto ai moderati, alternativo alla sinistra. Un centro liberale e cristiano basato non sugli slogan, sulle parole d'ordine, sulle promesse, ma sulla cultura del fare, sulla concretezza delle idee, sulla capacita' dimostrata di saper mantenere gli impegni. È questa la moralità del fare che ci ha insegnato il nostro Presidente, è questa la prima delle sue grandi lezioni sulle quali vogliamo costruire il nostro futuro, sotto la guida seria e responsabile - questa la conclusione - di Antonio Tajani e della squadra da lui chiamata a gestire Forza Italia».