«La decisione di intervenire sull’ergastolo ostativo, vista l’imminente scadenza che la Corte Costituzionale ha fissato per l’8 novembre, è un ripensamento positivo maturato dal suo partito (che si astenne, sul punto, nella passata legislatura)». Così Giuseppe Conte, leader di M5S, in una lettera pubblicata sul suo profilo Facebook e indirizzata al primo ministro Giorgia Meloni. «Le segnaliamo però che per limitare al massimo il rischio che i mafiosi e i condannati per gravissimi reati possano uscire dal carcere bisognerà prevedere, come da proposta del M5S, che il detenuto spieghi le ragioni della mancata collaborazione in modo specifico e che non possano essere concessi benefici se le stesse motivazioni non siano ritenute oggettive o concretamente giustificative della mancata collaborazione» conclude Conte.