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“Delirante”, “da neurologo”, “barricato come Ceausesco” ... Marco Travaglio non ha preso benissimo la decisione di Grillo di scrollarsi di dosso Giuseppe Conte con un semplice: “Grazie e arrivederci, lei non ha i numeri per guidare i 5Stelle”. Proprio non l’ha mandata giù e ha riservato al povero Grillo lo stesso trattamento che di solito dedicava a Berlusconi, Renzi, Brunetta. E così, tra un insulto e una battutaccia da bar sport, Travaglio ha schierato il giornale sulla linea di Conte: “Se Grillo voleva distruggere Conte, è riuscito nell'impresa di rafforzarlo ancor di più. Se invece voleva distruggere i 5Stelle, è riuscito nella missione di annientare se stesso, o quel poco che ne resta”, spiega Travaglio il quale, va detto, non è propriamente un campione dell'analisi politica, dunque la previsione, come spesso gli capita, potrebbe rivelarsi, come dire, fuori fuoco. E dopo la brevissima analisi, via con l’elogio del rimpianto Conte: “Draghi&C. che hanno “visione": non certo Conte, che un anno fa si inventò il primo lockdown d'Europa”. Ma dimentica di ricordare, il Travaglio imbufalito, che fummo i primi a chiuderci in casa perché fummo anche i primi, in Europa, a dover fare i conti col Covid. E non facemmo altro che copiare, giustamente, l’esempio della Cina. Poi l’invito alla rivolta: “Nel governo, in Parlamento, nelle Regioni, nei Comuni e fra gli iscritti ci sono decine di migliaia di figli di Grillo ormai maggiorenni che sanno cosa devono fare”.