Un esame della situazione politica internazionale e nazionale. Questo al centro del colloquio tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi e il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che al Quirinale ha riferito al capo del Governo del suo viaggio in Africa. Per quanto riguarda il voto di fiducia di giovedì al Senato sul dl Aiuti Mattarella - filtra dal Colle - non ha commentato eventuali scenari.

Draghi sale da Mattarella

Il presidente del Consiglio Mario Draghi era giunto al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo aver visto a palazzo Chigi i ministri della Giustizia Marta Cartabia, dell’Economia Daniele Franco, della Salute Roberto Speranza e del Lavoro Andrea Orlando. Nel pomeriggio il M5s non ha partecipato al voto sul dl aiuti, dopo aver votato la scorsa settimana la fiducia sul provvedimento.

Governo Draghi, per Renzi serve una verifica di maggioranza

«Se il Movimento 5 Stelle se ne va» la verifica di maggioranza chiesta da Silvio Berlusconi «a maggior ragione è un tema da affrontare tutti insieme col Presidente del Consiglio. Io sono orgoglioso di avere mandato a casa Conte e di avere portato Draghi. È chiaro che se non c’è più il M5S, per me si può andare avanti anche senza, ma bisogna vedere se ci sono la volontà e i numeri e su che cosa. Qui c’è da non perdere i soldi europei, il Pnrr, da fare la legge di bilancio, poi forse qualcuno vuole fare la legge elettorale«. Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi a margine della presentazione del libro dell’ex ministro della Giustizia Claudio Martelli al teatro Parenti di Milano. «Giuseppe Conte è come quei clown che non fanno più ridere, alla fine della carriera. Sta imponendo il suo narcisismo e la sua presenza in tutti i canali senza offrire una sola soluzione ai problemi del Paese» aggiunge Renzi, il quale critica l’atteggiamento del leader M5s, accusato non solo di non offrire una risposta ai problemi del Paese perchè «anzi, quello che ha fatto lui, dal Reddito di cittadinanza al Superbonus, recentemente contestati, ha provocato un aumento dei problemi del Paese. Non per l’idea in é ma per come sono state fatte quelle misure». «E al clown che non fa più ridere, Conte, dico: se hai qualcosa da fare, falla. Io so come si fa, si fanno ritirare i ministri. Sono orgoglioso di aver ritirato i ministri per aver mandato a casa Conte e portare Draghi. In questo momento Draghi è il nostro ombrello di credibilità internazionale. Conte - conclude il leader Iv - è un personaggio così insignificante nella politica italiana che si sta ritagliando un ruolo solo di visibilità mediatica. Il Paese ha delle emergenze, Conte o non Conte».

Governo Draghi, l'intervento di Berlusconi

«Così come siamo stati responsabili nel far nascere il governo Draghi, altrettanto lo saremo nell’ultimo scorcio di legislatura. Ecco perché chiediamo che ci sia una verifica della maggioranza al fine di comprendere quali forze politiche intendano sostenere il governo, non a fasi alterne e per tornaconti elettorali, ma per fare le riforme e tutelare gli interessi degli italiani». Lo afferma Silvio Berlusconi in una nota.