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DEBORA SERRACCHIANI POLITICO
Debora Serracchiani, ex governatrice del Friuli Venezia Giulia e oggi responsabile Giustizia del Partito Democratico, apre per la prima volta l’album della propria vita ai microfoni di Monica Setta. Lo fa nella puntata di Storie al bivio, in onda il 27 novembre su Rai 2, raccontando l’ingresso quasi casuale in politica e le persone che più hanno inciso sul suo percorso.
La politica nata per caso e i riferimenti che contano
«Facevo l’avvocato, vivevo a Roma. Mi trasferii a Udine e la politica arrivò per caso», esordisce Serracchiani. E sulle figure decisive nella sua storia personale non ha dubbi: «Penso a Dario Franceschini e Matteo Renzi. Altri non me ne vengono in mente». Un racconto diretto, che ripercorre il cammino di una dirigente che ha guidato una regione, è stata europarlamentare — la più votata, battendo anche Silvio Berlusconi — e ha ricoperto ruoli centrali nel Pd.
Il nuovo amore e i capitoli privati mai raccontati
Per la prima volta Serracchiani parla apertamente della sua famiglia e del nuovo compagno, Mitjia Gialuz, professore universitario e presidente della Barcolana. Dopo la fine della lunga relazione con Riccardo Chiappa, sposato 18 anni dopo il primo incontro, racconta oggi una serenità ritrovata: «Sono molto felice, il nostro è un legame solido e maturo, fondato su un grande amore e valori comuni». Un equilibrio che accompagna anche il suo modo di vivere la politica: «La vita mi ha spesso spiazzato, ma il mio talento è stato saper cogliere l’attimo».
Il rimpianto: non aver corso per la segreteria Pd
C’è un passaggio, però, in cui affiora un rimpianto: «Forse quello di non essermi candidata alla segreteria del Pd. È la sola volta in cui non ho scelto con coraggio». Una decisione che allora sentì necessaria per preservare l’unità del partito, più che per ambizione personale. Serracchiani torna anche alla sua infanzia: «Ero una bambina felice. Mia madre andava a fare le pulizie, ma a casa mia non è mai mancato nulla».


