«Staremo insieme alle prossime politiche, ne sono convinto. Lavoreremo a una proposta comune e possiamo farlo perché siamo persone che sanno parlare fra di loro e si stimano reciprocamente. Questa è una marcia in più». L'intervento di Enrico Letta all'assemblea nazionale di Articolo 1 è in piena sintonia con quanto espresso dagli altri due leader dell'alleanza giallo-rossa: Giuseppe Conte e Roberto Speranza, padrone di casa dell'evento. «Abbiamo davanti un percorso che ha alcune tappe. Una tappa molto complessa ma interessante è quella delle amministrative. Dobbiamo farne una tappa di avvicinamento e di convergenza verso le Politiche. Condivido il principio di realtà di Conte. Dobbiamo farlo nostro questo percorso, conoscendo i problemi e facendocene carico», spiega ancora il segretario del Pd, che poco prima aveva concentrato le proprie attenzioni sul rivale comune da contrastare: Matteo Salvini. «Questo governo è nato per fare le riforme. Se Savini non le vuole, esca dall'esecutivo», dice perentorio Letta, rispondendo al leader della Lega che in un'intervista a Repubblica si era detto convinto che il governo Draghi non avrebbe potuto portare a casa neanche una delle riforme annunciate. E del cammino dell'alleanza parla anche Giuseppe Conte nel suo intervento: «Abbiamo alle spalle un cammino comune, un percorso franco di continuo scambio e di arricchimento reciproco. Penso che questa collaborazione leale debba continuare e che l'esperienza M5S-Pd-Leu non possa essere accantonata. Ora però dobbiamo darci un orizzonte di senso che punti a risolvere i problemi dei cittadini, per delineare il comune destino di una intera comunità». Un destino che non può essere scritto di punto in bianco, come dimostrano gli inciampi sulle Amministrative, ma che deve puntare alla maturazione lenta.  «Dobbiamo alimentare la fiducia e rafforzare il dialogo quotidiano. Un'occasione ci è offerta dalle amministrative. Ma chi pensava che potessimo fare alleanze d'emblée in tutti i territori non conosce la politica», dice l'ex premier. «Ci sono realtà dove possiamo offrire una proposta congiunta, altre in cui possiamo prevedere intese al secondo turno, altre in cui bisogna prendere atto di percorsi differenti. Le amministrative sono dopodomani, l'orizzonte sono le Politiche. Dobbiamo continuare a lavorare». Un'analisi pienamente condivisa dal  ministro della Salute e segretario di Articolo 1 Roberto Speranza, convinto che si debba «lavorare assieme per costruire un campo largo del centrosinistra alternativo alla destra. Quello che ci unisce sono valori costituzionali, come la pace e il lavoro e i diritti fondamentali come quelli alla salute e all'istruzione. Noi ci dobbiamo di nuovo intestare la grande questione sociale che c'è nel nostro Paese». E sulle Amministrative: bisogna «subito assumere l'impegno ad appoggiarsi reciprocamente al secondo turno».