«Auguriamo ai membri del suo governo coinvolti in procedimenti penali di potersi difendere efficacemente in giudizio, con tutte le garanzie del giusto processo. Il compito del presidente del Consiglio è però quello di assicurare che gli esponenti di governo svolgano le proprie funzioni con “onore e disciplina”, come prescrive la nostra Costituzione. Al di là delle vicende giudiziarie, che poi si risolvono nei tribunali, esistono ragioni di opportunità politica. Le lanciamo dunque un ultimo appello, presidente Meloni. Prenda finalmente decisioni chiare su queste condotte. Spetta a lei il compito di salvaguardare l'onore e il prestigio delle istituzioni». Dalle colonne di Repubblica, è Giuseppe Conte a chiedere, in sostanza, a Giorgia Meloni l'uscita dal governo di Delmastro, Sgarbi e Santanchè, passandone in rassegna i motivi legati alle vicende di cronaca politico-giudiziaria che li hanno interessati.

«Se compirà la scelta giusta - prosegue il leader M5s - anche la mia forza di opposizione riconoscerà la serietà di questo suo gesto di responsabilità politica. Non abbracci la logica corporativa di difesa, assoluta e intransigente, dei membri di governo, dei suoi compagni di partito o dei suoi sodali di coalizione. La sua inerzia contribuirebbe a far perdere a tanti cittadini la speranza che qualcosa possa cambiare. Una speranza che è ridotta al lumicino: sempre più italiani si allontanano dalla politica, si astengono, non partecipano più alla vita democratica perché non ritengono più credibile la classe politica. Non possiamo permettere che quella luce si spenga del tutto con una sorta di “restaurazione” fatta di privilegi e di una classe politica occupata a proteggere se stessa, ma sempre più distratta rispetto alle attese dei cittadini, ai loro diritti, ai loro sogni».