Beppe Grillo e Giuseppe Conte hanno trovato laccordo sulla nuova struttura del Movimento, si voterà a breve per il nuovo statuto e il nuovo presidente del M5S. Vito Crimi, reggente 5 Stelle, comunica la grande novità all'assemblea congiunta di deputati e senatori grillini convocata dopo le tensioni sulla prescrizione. I due leader hanno «definito concordemente la nuova struttura di regole del MoVimento 5 Stelle. Il MoVimento si dota così di nuovi ed efficaci strumenti proiettando al 2050 i suoi valori identitari e la sua vocazione innovativa. Determinante è stato il contributo scaturito dal lavoro svolto dal comitato dei sette che Grillo e Conte ringraziano», recita il comunicato letto in assemblea dal reggente pentastellato. «Una chiara e legittimata leadership del MoVimento 5 Stelle costituisce elemento essenziale di stabilità e di tenuta democratica del Paese. Grillo e Conte si sentiranno ancora nei prossimi giorni per definire insieme gli ultimi dettagli e dare avvio alle procedure di indizione delle votazioni». «Sono pienamente soddisfatto dellaccordo raggiunto con Beppe Grillo - ha commentato Conte dal suo profilo Facebook -, con il quale in questi giorni ho avuto modo di confrontarmi direttamente più volte. Ringrazio anche i 7 componenti del comitato che hanno portato avanti questa mediazione: il loro generoso contributo è stato importante anche perché ha comportato una verifica e quindi un apprezzamento della solidità del progetto politico e dellarchitettura organizzativa predisposti nei mesi scorsi attraverso un lavoro intenso e appassionato. Ora ci sono tutte le condizioni per partire e rilanciare il Movimento 5 Stelle: piena agibilità politica del Presidente del Movimento, netta distinzione tra ruoli di garanzia e ruoli di azione politica, grande entusiasmo e chiaro sostegno al progetto politico. È il momento di lasciarci alle spalle le ombre di questi giorni difficili. I momenti duri sono utili se ci aiutano a individuare la giusta strada da percorrere, le insidie da scansare. Il Movimento 5 Stelle si rialzerà più forte: non dobbiamo farlo solo per noi stessi e per quello in cui crediamo, ma per dare all'Italia tutta la forza delle nostre idee di riscatto e di cambiamento. Per dare sostanza alla voce di chi non è ascoltato da nessuno. Insieme. Ora». E il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, tra i più attivi pontieri nelle ultime settimane, twitta: «Abbiamo sempre creduto nel dialogo e nella mediazione invece che nello scontro e nella polemica. Giuseppe Conte e Beppe Grillo hanno appena concordato di dare il via al nuovo corso del M5S. Grazie ai sei amici con cui abbiamo lavorato per raggiungere questo obiettivo». Non solo, Di Maio ringrazia poi in assemblea chi «è rimasto in silenzio» nei giorni complicati della trattativa, «aspettando questa assemblea per un confronto trasparente. Fino ad oggi non avevo detto nulla sul tema, proprio perché speravo ci potesse essere un dialogo non a mezzo social. Ma un confronto serio tra di noi. Come da sempre avviene nel Movimento. E ringrazio tutti coloro che hanno scelto di aspettare questo momento per dire come la pensano», aggiunge. «È un momento storico per il M5S, è stata davvero dura», commenta il capogruppo 5S al Senato, Ettore Licheri. «Questo accordo ci permette di ripartire in un momento di difficoltà. È stato un lavoro molto pesante ma ce labbiamo fatta», dice invece in assemblea il ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli. Che poi prova a spiegare quanto accaduto in Cdm la scorsa settimana sulla riforma Cartabia. «Noi in Cdm siamo in quattro, abbiamo provato a tutelare il percorso parlamentare. Io mi assumo la responsabilità di quello che abbiamo fatto... Non cè stata interferenza su quello che è successo in Cdm, cè stata richiesta di informazioni da parte di Grillo e Conte ma nessuna interferenza. Mettersi sulle barricate in Cdm avrebbe significato peggiorare il testo, senza incidere in Parlamento», racconta Patuanelli, provando a placare le tensioni interne.