«Il governo Draghi ha fatto una grande scelta: vaccini e presenza. Vaccini e gente sul posto di lavoro. Non lo smartworking, non chiudersi in casa e non vaccinarsi, ma vaccini, vaccini, vaccini, con tutti gli strumenti possibili». Ad affermarlo è il ministro della Pa, Renato Brunetta ai microfoni di Skytg24. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione «vaccini e presenza», dice il ministro, «piuttosto che chiusi a casa, con il telefonino sulla bottiglia del latte a fare finta di fare smartworking, perché diciamocelo far finta di lavorare da remoto, a partele eccezioni che ci sono sempre: vaccini, vaccini e presenza con unorganizzazione migliore del lavoro». «Devo dire che lItalia ha avuto i risultati migliori in Europa - prosegue il ministro. Stiamo superando la pandemia e abbiamo un record del pil. Abbiamo fatto funzionare leconomia e gestito meglio, quasi, la crisi in Europa». «Davanti a noi abbiamo tutto un anno di lavoro. Lanno pre elettorale dovrebbe essere il 2023. Se ci fosse una crisi salterebbero le risorse europee, probabilmente salterebbe lo spread, salterebbero verso lalto i rendimenti dei nostri titoli di Stato e i mercati non darebbero un giudizio favorevole nei confronti dellItalia se fa fuori il suo campione migliore, vale a dire Draghi. Per questa ragione io penso che prevarrà il buon senso e per favore "zitti e buoni"», sottolinea Brunetta. In questo 2022, aggiunge, «dobbiamo lavorare pancia a terra per realizzare lunico programma possibile che si chiama Pnrr». Il Pnrr, in conclusione, «è la linfa vitale del cambiamento». Dura la replica della segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti: «Il Ministro Brunetta continua a puntare il dito contro i dipendenti della pubblica amministrazione. Le sue dichiarazioni indignano e screditano il lavoro di tutti coloro che, in questi mesi di emergenza sanitaria, proprio grazie al lavoro agile e affrontando le difficoltà legate alla infrastrutturazione digitale, sono riusciti a garantire la continuità dei servizi, preservando al contempo la salute dei cittadini e dei lavoratori. A loro andrebbe detto grazie». «Crediamo - aggiunge la dirigente sindacale - che si debba scommettere sullo smart working, investire in questa nuova forma di organizzazione del lavoro anche attraverso i rinnovi dei contratti». «Linnovazione della PA, a cui il Ministro dice giustamente di tenere, non si raggiunge attraverso il controllo o il lavoro solo in presenza, ma - conclude Scacchetti - valorizzando le professionalità e responsabilizzando così lavoratrici e lavoratori nelle proprie attività».