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«Lega e fascisti li abbiamo fatti entrare noi al governo, li abbiamo legittimati noi, li abbiamo costituzionalizzati noi. Siamo ancora nel centrodestra, di cui siamo il cuore, il cervello e la spina dorsale». Scissioni, fuoriuscite e il sorpasso di Fratelli d'Italia non scalfiscono le certezze di Silvio Berlusconi, che dal palco del Teatro Manzoni, dove il suo partito ha organizzato un convegno sulle pensioni, rivendica il ruolo centrale di Forza Italia nell'alleanza. «Siamo obbligati a stare nel centrodestra, se loro non avessero noi in coalizione non sarebbero centrodestra, sarebbero una destra estremista, non avrebbero la capacità di vincere e sicuramente sarebbero incapaci di governare», dice, prima di lanciare un monito a tutti gli azzurri attratti da Lega e Italia Viva. «Forza Italia è un partito indispensabile per la libertà, siamo presenti con 160 parlamentari, anche se qualche stupido è andato dall'altra parte. Ho detto stupido, non ho detto coglione... Spariranno dalla vita politica come tutti quelli che ci hanno abbandonati», è la sentenza categorica del cavaliere. «Il centrodestra deve esistere e deve essere unito per vincere le elezioni, ma Forza Italia resta distinta da Lega e gli altri», mette in chiaro il numero uno azzurro. «Nella coalizione abbiamo superato tutte le provocazioni che ci sono state fatte, per il bene del paese. Non siamo populisti, non siamo arroganti, non siamo incolti. Abbiamo studiato e lavorato. Siamo i continuatori e garanti della tradizione occidentale, liberale, democratica, cristiana, garantista. Siamo gli unici ad avere scolpiti i principi dell'occidente. Per noi l'uomo viene prima dello Stato, e questa è la differenza tra noi e loro». Poi Berlusconi parla del governo Conte e delle responsabilità di Matteo Renzi. «Siamo di fronte a una situazione più pericolosa del '94. Li c'erano i comunisti che pensavano di poter entrare nel governo, ma noi glielo abbiamo impedito. Oggi ci sono. C'è un governo che è a più sinistra di sempre, oggi è un governo delle quattro sinistre, si è aggiunto anche Renzi», spiega il leader di FI. «Qualcuno ci chiede se abbiamo paura che qualcuno dei nostri vada da Renzi, ma non abbiamo paura perché Renzi lo conosciamo, è uno di sinistra da sempre. Adesso ha commesso grave errore e ha una grande colpa cioè di essere responsabile dell'accordo tra PD e M5s. Questo governo è frutto di una decisione di Matteo Renzi».