Quando, a sorpresa, il presidente Mattarella, invita la Flottiglia che naviga verso Gaza ad accogliere la mediazione del Patriarcato Latino di Gerusalemme mettendo in quelle mani i viveri per Gaza che stanno trasportando, diventa chiaro per tutti quanto grave rischi di diventare la crisi Global Sumud Flotilla. Il presidente si era tenuto al corrente della situazione costantemente negli ultimi giorni. Aveva parlato al telefono con tutti i protagonisti della vicenda a Roma, in particolare con il cardinale Zuppi e, poco prima di diramare il suo comunicato, con Giorgia Meloni. Se la premier abbia invocato l'intervento, come è possibile, o se il presidente abbia deciso di suo come muoversi, come è più probabile, è incerto. Di fatto il presidente elogia la missione umanitaria, smentendo così gli attacchi durissimi della premier, ma si appella agli attivisti perché desistano: «Non mettete a rischio la vostra incolumità. Il valore della vita umana, che sembra aver perso ogni significato a Gaza, dove viene gravemente calpestato con disumane sofferenze per la popolazione, richiede di evitare di porre a rischio l'incolumità di ogni persona».

All’inizio la responsabile italiana della missione, Maria Elena Delia, risponde picche e conferma quel che era già evidente: l'obiettivo della Flottiglia non è portare cibo, per quello ci sarebbero stati mezzi molto più efficienti e sicuri, ma sfidare Israele forzando il blocco per suscitare una reazione forte da parte dei Paesi soprattutto europei. Poi, in serata, dopo un giro di consultazioni, arriva la nota in cui la Flotilla fa sapere di ritenere «opportuno richiedere la presenza in Italia della portavoce Maria Elena Delia, al fine di condurre un dialogo diretto con le istituzioni per garantire l'incolumità dei membri italiani dell'equipaggio». La Flottiglia aveva già bocciato la proposta di depositare gli aiuti umanitari a Cipro, in quel caso accusando il ministro Tajani di aver «messo il cappello», su una trattativa alla quale il governo non aveva invece svolto ruoli decisivi. Come siano andate le cose, se a concludere la trattativa sia stato il ministro oppure no, è in realtà poco importante. Una mossa che potrebbe anche spaccare la missione, dove le posizioni dell’ala più istituzionale potrebbero allontanarsi da quelle della componente più radicale.

Quando, dopo ore di attesa, il responsabile Esteri del Pd Provenzano dirama una nota in cui definisce «importantissime» le parole del Capo dello Stato e condivide il suo appello e la Flottiglia ha già risposto negativamente, diventa chiara la divisione che c'è anche sulle barche.

Quando esce la dichiarazione di Provenzano, cioè della leadership del Pd, le agenzie erano già intasate dalle prese di posizione della minoranza, tutte schieratissime con Mattarella e con la mediazione sponsorizzata dal presidente. I due parlamentari del Pd a bordo, Annalisa Corrado e Arturo Scotto, esaltano le parole del presidente e «auspicano» che il dialogo continui. A stretto giro, arriva anche la posizione ufficiale del Movimento 5 Stelle attraverso una dichiarazione di Giuseppe Conte, che si allinea completamente alle parole del Quirinale e si smarca dalle posizioni più radicali: «Quello che posso dire di fronte a questa iniziativa del presidente Mattarella», afferma Conte, «è dire: fate un supplemento di riflessione, anche perché c’è un rischio di incolumità personale». A fine giornata, sui social, Meloni ringrazia il Quirinale per le «sagge parole» e i partiti di opposizione per averle raccolte. La partita non è chiusa, la discussione sulle navi, di nuovo ferme per un guasto, prosegue. Ma la tensione, almeno per il momento, si è stemperata.

Nelle convulse trattative tra Roma e Gerusalemme i ministri Crosetto e Tajani sono riusciti a bloccare un nuovo attacco, che era se non proprio già deciso certo possibile. Ma si sono anche sentiti dire che una volta che la flottiglia sarà entrata nelle acque che Israele considera proprio territorio l'intervento dell'unità marina Forza 13 sarà inevitabile. Mancano appena 450 km di mare prima che quella linea invisibile venga varcata.