«Nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo. Perché? Io credo semplicemente che ciò accadde sotto la spinta dei partiti moderati che non volevano fare questo regalo al Pci e all’Urss». Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, non sembra avere alcuna intenzione di evitare nuove gaffe sul tema dell’antifascismo. E invece di usare toni conciliatori, dopo aver sostenuto una teoria a dir poco creativa su Via Rasella, l’esponente di FdI non si sottrae mai alle dichiarazioni che potrebbero scatenare putiferi. E così, il numero uno di Palazzo Madama si concede un colloquio con un cronista di Repubblica e offre la sua visione della storia. Risultato: il polverone è servito.

«Nella XII disposizione finale della Costituzione è scritto: "È vietata la ricostituzione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista"», dice il presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo. «La Russa gioca con le parole. La Costituzione è antifascista come antifascisti furono tutti i costituenti. Il presidente del Senato porta avanti un disegno di stravolgimento della Carta, di falsificazione storica e un tentativo di divisione degli italiani. Contraddice il suo ruolo istituzionale», spiega. Il capogruppo dem al Senato, Francesco Boccia, precisa: «La nostra Carta è dichiaratamente antifascista, non solo per la XII disposizione, quanto perché ogni singolo articolo, soprattutto nella parte in cui si dichiarano i principi fondamentali su cui si regge la Repubblica, è scritto in antitesi con le teorie e la prassi del fascismo».

Il presidente del Senato, dal canto suo, precisa che il suo «riferimento non era “all'antifascismo” ma all'assenza in Costituzione della “parola antifascismo”». In ogni caso, La Russa ci tiene a far sapere come festeggerà il 25 aprile: dopo una visita mattutina all’Altare della Patria, lascerà Roma alla volta di Praga, dove omaggerà Jan Palach, simbolo della resistenza anti-sovietica della ex Cecoslovacchia. Prevista anche la visita nel campo di concentramento di Theresienstadt, utilizzato dai nazisti tra il 1941 e il 1945.