Giovedì 25 Dicembre 2025

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Mattarella sul primo maggio: «Le lavoratrici abbiano gli stessi diritti dei lavoratori, un costo umano inaccettabile gli infortuni sul lavoro»

Il presidente della Repubblica ha parlato nel distretto meccatronico di Reggio Emilia

29 Aprile 2023, 15:18

14 Dicembre 2025, 07:28

Mattarella sul primo maggio: «Le lavoratrici abbiano gli stessi diritti dei lavoratori, un costo umano inaccettabile gli infortuni sul lavoro»

A poche ore dalla festa del primo maggio e dal Consiglio dei ministri convocato proprio lunedì per approvare il “decreto lavoro”, a farsi sentire è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha anticipato le festività nel distretto meccatronico di Reggio Emilia.

«È il lavoro che ci mette di fronte alle sfide nuove, alle necessità e a bisogni emergenti, per chiederci come rilanciare il Paese in Europa e nel mondo – ha detto Mattarella –  Il lavoro è stato lo strumento che ha permesso e favorito la mobilità sociale. Il lavoro è stato ed è misura del contributo ai doveri inderogabili di solidarietà tracciati dalla Costituzione. Il lavoro è ciò che mette ogni cittadino nella condizione di scegliere il proprio posto nella vita della comunità». 

Secondo il capo dello Stato «un nuovo mondo del lavoro si affaccia e si affianca a quello esistente e dobbiamo saper inverare i principi costituzionali nei nuovi modelli produttivi con eguale saldezza», anche perché «se siamo usciti a testa alta dalla pandemia, e dalle più pesanti conseguenze sociali dovute al prolungato rallentamento delle attività, lo dobbiamo anche alla forza della nostra industria manifatturiera, e dentro di essa, alle aziende più innovative e protese sui mercati internazionali». 

Un passaggio in particolare è stato dedicato dall’inquilino del Quirinale al Pnrr, in un momento di delicato dialogo con l’Ue per la rimodulazione di alcuni progetti. Un piano da portare a termine, ha scandito Mattarella, per l’«ineguagliabile opportunità che offre per ridurre e colmare ritardi strutturali, sostenere strategie di crescita e favorire, con l’innovazione, più diffuse opportunità». 

Il capo dello Stato ha poi parlato delle lavoratrici, «che debbono avere gli stessi diritti dei lavoratori», dello sfruttamento del lavoro minorile come «piaga presente» e degli infortuni sul lavoro, definiti «un costo umano inaccettabile». 

Per poi concludere con un augurio. «Buona festa del lavoro a chi il lavoro ce l’ha, a chi lo crea e a chi lo difende, ai Cavalieri e ai Maestri del lavoro – ha detto Mattarella – A quanti non hanno lavoro e lo cercano, ai giovani che si vanno formando, alle donne, nella realizzazione professionale, ai diversamente abili che, nel lavoro, affermano la loro dignità di persone, a quanti hanno concluso la loro esperienza lavorativa, partecipando al progresso dell’Italia. Auguro una giornata serena e festosa ai giovani al Concertone di piazza San Giovanni a Roma. La musica sottolinea anche la connessione di speranza tra le parole “lavoro” e “pace”. Viva il lavoro. Viva il Primo maggio.Viva la Costituzione».