Sisma devastante
Il ricercatore: «Le due placche si interfacciano lungo il piano di frattura e hanno provocato un movimento relativo considerevole»
«In ogni terremoto si verifica un movimento sul piano di faglia, chiamato anche piano di frattura, che avviene lungo il confine tra le placche. Questo fenomeno è istantaneo e dipende dalla quantità di energia liberata durante l'evento sismico che provoca il terremoto stesso». Lo spiega all'AGI Paolo Messina, ricercatore associato presso l'Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igag), spiegando che l'Anatolia si è spostata di circa 3 metri dopo la forte scossa registrata in Turchia alle 2:17 di stanotte.
«Generalmente - continua l'esperto - questi movimenti possono variare da pochi centimetri fino a diversi metri in funzione della magnitudo del terremoto. In questo caso, vista l'enorme quantità di energia accumulata, è stata osservata una traslazione della placca araba di circa tre metri verso Nordest-Sudovest rispetto a quella anatolica. Le due placche si interfacciano lungo il piano di frattura e hanno provocato un movimento relativo considerevole».