Guerra in Ucraina, Zelensky: «Chi non manda armi è responsabile dei morti»
Il presidente ucraino chiede in un video diffuso nella notte nuovi aiuti militari all'Occidente e rivela che i russi avrebbero lasciato mine dappertutto
Volodymyr Zelensky torna a chiedere l'invio di armi, tanto più necessarie per liberare Mariupoldall'assedio russo, nel 48esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina. In un video diffuso nella notte, il presidente ucraino ha sottolineato la responsabilità nella morte di migliaia di civili ucraini di chi le tiene nei propri arsenali: «Se avessimo caccia e veicoli blindati pesanti a sufficienza e l'artiglieria necessaria, ce la potremmo fare. Sono sicuro che avremo quasi tutto quello che ci serve. Ma non si perde solo tempo, si perdono anche le vite degli ucraini, vite che non torneranno più indietro», ha detto Zelensky. Quindi la stoccata: «C'è anche la responsabilità di continua a tenere le armi di cui l'Ucraina ha bisogno negli arsenali. Una responsabilità che resterà per sempre nella storia». Zelensky ha poi denunciato che «gli occupanti hanno lasciato mine dappertutto». «Nelle case che hanno confiscato, nelle strade, nei campi. Hanno minato le proprietà della gente, le auto, le porte», ha affermato, parlando di «decine se non centinaia di migliaia» di munizioni pericolose lasciate dai russi nella loro ritirata dal nord del Paese.