Sabato 20 Dicembre 2025

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Salvini: "Il silenzio degli indecenti su quegli attacchi della magistratura contro di me"

"Più delle frasi di Palamara mi ha impressionato il silenzio vergognoso e complice dei media italiani. Trovo che sia una complicità silenziosa. È una vergogna, ma ci sono abituato".

24 Maggio 2020, 14:25

13 Dicembre 2025, 01:22

Salvini: "Il silenzio degli indecenti su quegli attacchi della magistratura contro di me"
"È il silenzio degli indecenti". Usa una frase forte il leader della Lega Matteo Salvini per bollare il comportamento dei media sulla vicenda delle intercettazioni dalle quali è emerso un attacco alla sua persona da parte di alcuni magistrati, tra i quali l'ex presidente dell'Anm Luca Palamara. "Più delle frasi di Palamara - afferma - mi ha impressionato il silenzio vergognoso e complice dei media italiani. Timidi trafiletti sui giornali, qualche secondo dei telegiornali. Se le stesse parole (''Ha ragione, siamo indifendibili, ma il ministro va attaccato'' è il senso, ndr) fossero state indirizzate a un ministro del Pd o del M5s oggi ci sarebbero processi, indignazione, speciali dei tg, caschi blu. Trovo che sia una complicità silenziosa. È una vergogna, ma ci sono abituato". Per il leader della Lega "il problema non è Salvini, ma il cittadino italiano. Che da oggi ha il diritto di pensare che non sarà giudicato in base alla legge ma in base alle simpatie e al colore politico. Ringrazio La Verità per lo scoop a nome dei 20.000 innocenti passati per il carcere, anche se quell'incapace del ministro Bonafede sostiene che in galera vanno solo i colpevoli. La giustizia va riformata e quando torniamo al governo ci concentriamo su questo". Una riforma che, ad avviso di Salvini, va fatta "per ristabilire i diritti degli italiani perbene. Un anno fa due bambini di 11 anni sono stati falciati dal Suv guidato da un mafioso ubriaco e drogato. Al processo, la richiesta è di 10 anni, significa che il colpevole fra tre anni è fuori. La vita di due bambini vale tre anni di pena? Mi sembra agghiacciante. E la riforma la organizzeremo con la magistratura e l'avvocatura" "I miei rapporti con Zaia e Giorgetti? Leggo anch'io le favole. Con Giorgetti ci sentiamo tutti i giorni. Sono orgoglioso di come Zaia ha gestito l'emergenza in Veneto e di come Fontana, stando nell'epicentro della prima ondata, ha saputo tenere duro", spiega poi Salvini. "Nonostante le speranze di molta stampa siamo compatti - ribadisce il leader della Lega - . La nostra forza è nei cittadini, nei territori. E nella voglia degli italiani di cambiare passo. Le minestrine di Conte non bastano più".