CASSA FORENSE
Dal 1 marzo al 30 aprile di ciascun anno, gli avvocati dovranno emettere fattura registrata sulla piattaforma elettronica di certificazione del Mef ed esercitare l’opzione di utilizzazione del credito in compensazione
Buone notizie per gli avvocati con il via libera alla compensazione dei crediti nascenti dal patrocinio a spese dello Stato con gli oneri previdenziali dovuti a Cassa Forense. Un intervento importante, fortemente voluto da tutta l’Avvocatura, e che i vertici di Cassa Forense hanno a lungo caldeggiato.
Come noto, la compensazione è stata introdotta recentemente dalla legge di bilancio e prevede che i crediti siano “ammessi alla compensazione con quanto da essi dovuto per ogni imposta e tassa, compresa l’Iva e il pagamento dei contributi previdenziali mediante cessione, anche parziale, entro il limite massimo pari all’ammontare dei crediti stessi, aumentato dell’Iva e del contributo previdenziale per gli avvocati”.
Il provvedimento ha comportato non solo l’aumento del fondo per la compensazione da 10 a 40 milioni, ma a regime consentirà di ridurre i tempi di pagamento per i colleghi di circa 2 anni, oltre a snellire il carico di lavoro ora a carico dell’amministrazione giudiziaria.
Venendo agli aspetti tecnici, per poter accedere alla compensazione, nell’arco temporale che va dal 1 marzo al 30 aprile di ciascun anno, gli avvocati dovranno emettere fattura registrata sulla piattaforma elettronica di certificazione del Ministero dell’economia e delle finanze ed esercitare l’opzione di utilizzazione del credito in compensazione, certificando inoltre che gli stessi crediti sono stati liquidati dall’autorità giudiziaria con decreto di pagamento non opposto e non sono stati ancora pagati.
Da sottolineare un aspetto molto interessante per gli Avvocati: i crediti selezionati sono utilizzabili in compensazione anche in più soluzioni e in momenti diversi. La finestra
temporale dei due mesi marzo-aprile, che Cassa Forense e Cnf peraltro stanno tentando di ampliare, vale dunque solo per la richiesta tramite piattaforma Mef. Una volta che il credito è stato ammesso alla compensazione, questa può avvenire mediante F24 anche in più soluzioni e in periodi diversi dell’anno.