Fratelli d’Italia ha la maggioranza. Esprime la presidente del Consiglio. È nettamente il partito più votato. E anzi vanta un primato nei consensi rispetto a Lega e Forza Italia più ampio di quanto non fosse il distacco inflitto da Berlusconi a Fini e Casini ai tempi del vecchio centrodestra. È giusto quindi che Fratelli d’Italia tenda a far prevalere la propria linea nell’attuale maggioranza. Ed è alla luce di questo banalissimo, elementare quanto insuperabile assioma che va letto il primo concreto segnale di svolta in fatto di riforme della giustizia.

La prima vera accelerazione garantista della coalizione di governo: l’imminente presentazione di una proposta di legge targata Fratelli d’Italia, appunto, che ha l’obiettivo di ripristinare la prescrizione “ante Bonafede”. Il ritorno alla disciplina sostanziale sui tempi massimi del processo che la prima linea di Giorgia Meloni sulla giustizia, Andrea Delmastro, aveva annunciato alla vigilia delle Politiche. Già in un dibattito sulla giustizia organizzato a metà settembre dal Consiglio nazionale forense, proprio Delmastro indicò nel ripristino della prescrizione sostanziale «un’esigenza di civiltà giuridica, necessaria per scongiurare l’abnormità della condizione di imputato a vita».
Ci siamo, come anticipato poco fa dall’agenzia Agi. Nei prossimi giorni potrebbe essere fissato un calendario ancora più dettagliato, ma il presidente della commissione Giustizia di Montecitorio Ciro Maschio, anche lui di FdI, aveva già dato rassicurazioni chiare a Enrico Costa, responsabile Giustizia e vicesegretario di Azione, autore del primo testo sulla prescrizione depositata nell’attuale legislatura: l’organismo della Camera se ne occuperà a maggio. Giusto il tempo di guadagnare un po’ d’andatura sull’abuso d’ufficio, che fa il proprio esordio in commissione proprio domani.

«Ripristinare la prescrizione sostanziale è una proposta dell’intero partito, anzi è la proposta del partito», dice al Dubbio la capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia Carolina Varchi. «Sono tra i firmatari dell’iniziativa sulla prescrizione, ma lo potremmo definire un dato meramente formale perché si tratta appunto di scelta politica di tutta Fratelli d’Italia. Noi abbiamo una priorità, sul penale: fare in modo che la domanda di giustizia trovi risposta. Siamo anche pronti a comprendere le difficoltà in cui si dibattono gli uffici giudiziari: ma quella risposta di giustizia non è compatibile con l’idea che si resti imputato a vita. Ecco perché la prescrizione sostanziale, nella forma già codificata con la legge Orlando, è necessaria». Ieri l’Unione Camere penali ha proclamato uno sciopero di tre giorni contro «l’inerzia sulla giustizia» della maggioranza. Verrebbe da dire che allo scossone è seguito un riscontro tangibile.