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«Farò ricorso alla Cedu Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, uno specifico rimedio che consente di intervenire e di rimediare di fronte ad ingiustizie come quella che ho subito». A scriverlo sul suo profilo Facebook è Roberto Cota, - avvocato novarese, già presidente leghista della Regione Piemonte, e oggi esponente di Forza Italia - commentando la decisione della Corte di Cassazione che ha confermato la sentenza a suo carico dell'appello bis emessa dalla Corte di Appello di Torino sulla vicenda dell' uso dei fondi dei gruppi regionali.
Si tratta della stessa vicenda che ha visto condannata la sottosegretaria Augusta Montaruli che ieri, a seguito della sentenza, ha rassegnato le dimissioni. «Continuo a ribadire - aggiunge Cota - la mia innocenza che, peraltro, è stata accertata dal Tribunale di Torino che mi ha assolto in primo grado perché il fatto non sussiste dopo due anni di pubblico dibattimento e che ha giudicato le spese contestate come legittime. Ma in Italia è possibile vivere questi incubi giudiziari: cinque processi per discutere di spese modeste, rifuse nella misura del triplo».
Cota conclude ricordando Angelo Burzi, consigliere regionale di Forza Italia, coinvolto nell'inchiesta Rimborsopoli, morto suicida la vigilia di Natale del 2021, amico, che Cota definisce «uomo onesto e competente che non dimenticherò mai».