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È stata rinviata al 28 febbraio l’udienza sull’estradizione dell’europarlamentare Andrea Cozzolino, agli arresti domiciliari da sabato scorso con l’accusa di corruzione, riciclaggio e organizzazione criminale nell’ambito dell’inchiesta nota come Qatargate. La decisione è stata presa dalla Corte di Appello di Napoli che ha accolto la richiesta presentata dai legali di Cozzolino, gli avvocati Dezio Ferraro e Federico Conte, di poter ricevere la documentazione relativa al mandato di arresto europeo della quale non hanno ancora preso visione. I giudici hanno rinviato l’udienza al 28 febbraio. Andrea Cozzolino era presente in aula insieme ai suoi avvocati. L’europarlamentare ha annunciato l’intenzione di intervenire con una propria dichiarazione in occasione della prossima udienza.
La sezione misure di prevenzione della Corte d’appello di Napoli ha accolto le richieste della difesa relativamente a un’integrazione probatoria alla verifica della struttura carceraria che in Belgio dovrà eventualmente accogliere l’indagato. Le strutture carcerarie del Belgio «non sono adeguate». Per due motivi: «Sovraffollamento e violenza tra i detenuti». Per questo gli avvocati hanno chiesto oggi nel corso della prima udienza per l’estradizione, rassicurazioni sul penitenziario che eventualmente ospiterà Cozzolino se dovesse essere consegnato dall’Italia al Belgio. «Abbiamo consegnato un documento del Consiglio d’Europa del 2022 dal quale si evince che le strutture carcerarie del Belgio non sono ordinarie», spiegano i difensori. I due legali ricordano che, poi, «c’è anche una questione di patologia clinica che è evidente ed è agli atti. E anche in relazione a questa circostanza la struttura carceraria dovrà essere adeguata».
I difensori di Andrea Cozzolino hanno presentato anche un’istanza sulla costituzionalità del mandato d’arresto europeo. In merito a questa richiesta, la Corte ha rinviato la decisione. Le richieste formulate dal collegio difensivo dell’europarlamentare sono state tutte condivise dalla procura generale presso la Corte d’appello di Napoli. E mancano anche alcuni atti che non sono stati trasmessi dalla procura belga.