Fare attività sindacale nell'Arma è oggi un rischio. Ne sa qualcosa il luogotenente Massimiliano Zetti, segretario generale del Nuovo sindacato carabinieri ( Nsc) che in pochi mesi ha collezionato ben tre procedimenti disciplinari e 21 giorni di consegna da parte del suo comandante, il colonnello Marco Centola. Zetti, in servizio presso il battaglione mobile di Firenze, è stato “accusato” di aver reso delle dichiarazioni non compatibili con lo status militare. Accuse rispedite al mittente dal diretto interessato secondo cui i fatti sono accaduti durante l'esercizio delle legittime funzioni sindacali, mentre era libero dal servizio ed utilizzava i propri giorni di ferie e di riposo. La legge numero 46 del 2022, ' Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare”, a dire il vero prevederebbe una serie di tutele e guarentigie nei confronti dei militari che ricoprono cariche elettive nell'ambito delle associazioni sindacali. Purtroppo, non essendo ancora stato emanato il decreto sulla ripartizione dei distacchi sindacali, qualsiasi attività può incappare sotto la scure disciplinare.

In attesa che il Tar si pronunci sulla vicenda, Zetti ha inviato un corposo dossier al generale Teo Luzi, comandante generale dell’Arma. Quest'ultimo recentemente aveva anche incontrato i rappresentanti delle varie sigle sindacali, invitando le parti in causa a porre fine ai contenziosi e al muro contro muro.

«Invito evidentemente non raccolto o non ben chiaro ad alcuni comandanti periferici che non hanno recepito né tale invito né hanno fatto tesoro dei seminari di formazione che hanno ricevuto dal vertice dell'Arma circa le modalità di approccio con le sigle sindacali militari», ricorda il Nuovo sindacato carabinieri, il quale ha già fatto sapere che tali comportamenti, ritenuti vessatori e persecutori, saranno portati all'attenzione dell'autorità giudiziaria. Sulle sanzioni di Zetti la scorsa settimana è stata presentata anche una interrogazione al ministro della Difesa Guido Crosetto da parte di Calogero Pisano, deputato di Noi moderati. Deve essere «impedita la violazione dei diritti sindacali, nonché dei diritti costituzionalmente garantiti sulla libertà di pensiero di cui devono godere i cittadini in divisa, ed in questo caso cittadini che operano per conto di un'associazione sindacale a carattere privato, al fine di non lasciarli alla mercé di scelte amministrative arbitrarie», ha sottolineato Pisano.