«Sono professionalmente molto felice, evidentemente non ho sbagliato completamente. Più leggo gli atti e più ci credo». Lo dice Cuno Tarfusser che ha accolto la notizia della riapertura del caso della strage di Erba nella sua stanza al Palazzo di Giustizia di Milano.

Il sostituto procuratore generale di Milano non manca di fare un riferimento implicito alle difficoltà affrontate nella stessa Procura Generale di Milano per portare avanti la sua istanza di revisione presentata lo scorso aprile. «Vengo ripagato di una serie da tutta una serie di angherie e ostacoli subiti negli ultimi tempi» afferma. Contro di lui, si era mossa anche la Procura Generale della Cassazione promuovendo un'azione disciplinare oltre alla procuratrice di Milano, Francesca Nanni che lo aveva accusato di avere scavalcato il regolamento interno.