Il Consiglio superiore della magistratura ha velocizzato l'esame delle pratiche e il numero di quelle definite è aumentato del 30%. Lo ha detto il vicepresidente Fabio Pinelli, visitando gli uffici giudiziari di Lecce. «Siamo orgogliosi - ha affermato - del cambio di passo che stiamo registrando nel tasso di definizione delle pratiche, superiore del 30 per cento rispetto al recente passato. Un risultato che ci è stato riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica e che si inserisce all'interno di una nuova strategia organizzativa cui cerchiamo di dare impulso. Il risultato - ha sottolineato Pinelli - è stato conseguito grazie all'impegno di tutti i consiglieri del Csm, dei magistrati segretari, del personale amministrativo del Consiglio».

Era da otto anni che un vicepresidente del Csm non si recava nel distretto salentino. Pinelli, accolto da Vincenzo Scardia, presidente vicario della Corte d'appello di Lecce, e da Antonio Maruccia, procuratore generale della Corte d'appello, rivolgendosi ai magistrati presenti ha osservato: «Vi ringrazio del vostro lavoro al servizio del Paese. L'apprezzamento verso il nuovo ordine dei lavori del Consiglio ci conforta sul fatto che stiamo andando nella giusta direzione. Voi, come gli altri magistrati che sto incontrando in giro per l'Italia, ci rappresentate la necessità di un Csm vicino e attento alle esigenze degli uffici. Ce la stiamo mettendo tutta - ha concluso il vicepresidente - per soddisfare queste attese e per fare del Consiglio un organo di alta amministrazione della giurisdizione capace di offrire un migliore servizio di giustizia ai cittadini». Ad accompagnare Pinelli nella visita degli uffici giudiziari pugliesi ci sono i consiglieri del Csm Genantonio Chiarelli e Maurizio Carbone, il vice segretario generale Gabriele Fiorentino ed il consigliere giuridico Andrea Apollonio.