Margherita Cassano sarà la prima donna della storia d'Italia a guidare la Corte di Cassazione. Il voto della V commissione del Consiglio superiore della magistratura, competente per gli incarichi direttivi e che si è riunito oggi, ha indicato l'ex presidente della Corte di Appello di Firenze e attualmente presidente aggiunta della Suprema Corte di Cassazione. La conferma arriverà nelle prossime settimane con il voto del plenum del Csm che si riunisce ogni mercoledì. Il Plenum dedicato a questa proposta si terrà il 1 marzo alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale presiederà l’assemblea plenaria.

Margherita Cassano, classe 1955, è entrata in magistratura nel 1980 e ha ricoperto le funzioni di sostituta procuratrice presso la Procura di Firenze, componente della Direzione distrettuale antimafia di Firenze, componente del Csm e consigliera presso la Corte di Cassazione, oltre che componente delle Sezioni unite penali della Corte di Cassazione.

Margherita Cassano alla guida della Cassazione, le reazioni

«Ci sono passaggi che segnano in positivo il cambiamento e la crescita culturale e sociale di un paese. La scelta unanime della Commissione incarichi direttivi del Csm di designare Margherita Cassano come presidente della Corte di Cassazione è uno di questi».

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, saluta così la decisione del Csm di scegliere per la prima volta nella storia d'Italia una donna per la guida della Suprema corte. «Ricordo - continua Giani - la professionalità e l'autorevolezza con cui la dottoressa Cassano ha presieduto la Corte d'appello di Firenze e sono certo che le sue qualità e competenze emergeranno nel nuovo altissimo incarico cui viene chiamata. A lei le felicitazioni mie personali e di tutta la giunta regionale toscana».

«Una straordinaria magistrata per il suo dotto diritto ed esemplare equilibrio alla quale vanno i più sentiti auguri». Così Irma Conti, presidente dell'Associazione donne giuriste Italia (Adgi) interpellata dall'Adnkronos sulla nomina della presidente Margherita Cassano, prima donna della storia d'Italia alla guida della Cassazione.

Apprendendo la notizia, Conti d'istinto ha pensato: «tutti in piedi dinanzi alla presidente Margherita Cassano». «Un attimo dopo - ha proseguito- ho pensato a tutte le giuriste che nei diversi ambiti della giurisdizione ancora vivono e subiscono stereotipi, scarsa considerazione, gender gap, non sono ai vertici, vengono chiamate dottoresse dinanzi a dottori chiamati avvocati. Ecco, le ho viste, mi sono vista, più nitide e con il volto più roseo e meno affaticato nel dover dare prova di noi stesse. Un'emozione cui ha fatto seguito la condivisione nelle chat di molti colleghi uomini e la gioia è stata smisurata. Allora ho avuto una visione di un futuro in cui insieme supereremo gli stereotipi, retaggio del passato».