La quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura rinvia la decisione sulla procura di Reggio Calabria. Lunedì scorso infatti i consiglieri togati e laici di Palazzo dei Marescialli hanno trattato la pratica che riguarda l’attuale procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e il sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, Domenico Angelo Raffaele Seccia, già procuratore di Lucera e Fermo. 

Durante la discussione il consigliere togato indipendente Andrea Mirenda ha proposto e ottenuto l’audizione di Bombardieri in merito alle note chat con Luca Palamara, scagionato dalla procura di Perugia per il reato di corruzione. L’ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati era molto amico di Bombardieri e nel periodo della nomina del Plenum, avvenuta nel 2018, i due magistrati si scambiavano di frequente messaggi su Whatsapp e Telegram. In alcuni casi si discuteva dell’inchiesta della procura di Locri contro Mimmo Lucano, esprimendo nei confronti dell’allora procuratore Luigi D’Alessio dei giudizi poco lusinghieri nei suoi confronti. Ma Bombardieri e Palamara parlavano anche delle dichiarazioni pubbliche di Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro, e delle varie dinamiche associative all’interno della magistratura.

Prima di prendere una decisione definitiva (si spera) sulla procura di Reggio Calabria, la quinta commissione ha valutato la possibilità di aprire anche il fronte delle chat con Palamara, rifacendosi alla recente sentenza del Consiglio di Stato che sul punto aveva bacchettato il Csm per non aver motivato sul punto discusso lunedì scorso a Roma. Bombardieri salirà nella Capitale il prossimo 27 aprile. La scelta arriverà subito dopo.