L'avvocato Maxim Toller, legale di Marc Tarabella, eurodeputato in custodia in carcere da venerdì scorso per l'inchiesta Qatargate, ha chiesto la ricusazione del giudice istruttore del fascicolo, Michel Claise.

Secondo quanto si apprende, il legale nella sua difesa cita un passaggio del mandato d'arresto nel quale Claise avrebbe precisato che «le posizioni pubbliche dell'imputato erano inizialmente contro il Qatar, e poi queste posizioni sono state ribaltate dal momento in cui è stato rilevato il movimento sospetto di fondi».

«Chiaramente - è stata la reazione dell'avvocato Toller - qui viene violata la presunzione di innocenza». «Il giudice con questa dichiarazione categorica lascia chiaramente sentire la sua opinione sulla colpevolezza del signor Tarabella in questo fascicolo», ha aggiunto Toller. «In altre parole, il giudice sembra evidentemente dare per scontati i fatti contestati e sui quali verte l'indagine che sta dirigendo. E questo è un problema», ha sottolineato il legale che ha chiesto la ricusazione.

«Il fascicolo - ha aggiunto Toller commentando le indagini condotte - non rivela alcun movimento di fondi sospetti in capo a Marc Tarabella. Poi, nonostante quello che chiaramente suggeriscono i termini del mandato, in questa fase nessuna analisi finanziaria è stata effettuata dal giudice

istruttore, il che è a dir poco inquietante».

A detta del legale «Tarabella ha spiegato agli inquirenti» i motivi «dell'evoluzione della sua strategia verso il Qatar, una strategia condivisa da molte Ong che difendono i diritti umani altrove». «Va anche ricordato che» Tarabella «ha lavorato duramente per togliere il Mondiale dalle mani del Qatar ma che una volta realizzati gli stadi e in mancanza di un sostegno politico sufficiente in questa battaglia, ha sostenuto nella loro lotta le Ong che difendono i diritti umani per il miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori», ha sottolineato l'avvocato rispondendo al mandato d'arresto che contesterebbe a Tarabella di aver cambiato posizione sul Qatar per interessi personali. Accuse alle quali Toller ha replicato che «il giudice non può, in questa fase, nutrire e condividere un tale pregiudizio sulla colpevolezza» dell'eurodeputato. «Il suo ruolo deve essere quello di mantenere l'assoluta imparzialità» e «al solo ed unico scopo di ricercare la verità».

«Marc Tarabella continua a rivendicare la sua innocenza sin dal primo giorno. Afferma di non aver mai ricevuto denaro o regali in cambio delle sue opinioni», ha concluso l'avvocato.