Si “allarga” l'indagine conoscitiva sulle intercettazioni, telefoniche e a mezzo trojan, condotta dalla Commissione giustizia del Senato. La Commissione ha deliberato questa settimana di svolgere dei sopralluoghi in alcune procure al fine di visitare i locali in cui sono ospitati i server e dove sono conservate le intercettazioni. Un punto sensibile e a rischio intromissioni da parte di soggetti esterni. «Il primo sopralluogo sarà svolto, previa autorizzazione del presidente del Senato, presso la procura di Roma», ha spiegato Giulia Bongiorno ( Lega), presidente della Commissione, chiedendo a ciascun gruppo parlamentare di indicare i componenti che comporranno la delegazione. Dopo Roma sarà poi il turno di Milano e Napoli. L'indagine conoscitiva sulle intercettazioni in queste settimane ha fatto emergere diversi elementi di criticità, soprattutto in merito alla possibilità di manipolare i dati di un cellulare attraverso le captazioni con i trojan. Manipolazioni che possono essere effettuate accedendo appunto dai server. «Non si può escludere che un domani un trojan possa anche alterare i contenuti del cellulare in cui è inoculato», aveva dichiarato l'esperto di informatica forense, l'ingegnere Paolo Reale.

Reale aveva evidenziato problematiche tecniche da parte delle società, molte straniere, a cui si affidano le procure, sottolineando l'importanza di avere una certificazione sul rispetto di requisiti di base, prevedendo controlli stringenti proprio sui server. «Nel 2017 il governo, a seguito della riforma sulle intercettazioni, doveva attivare un tavolo tecnico di monitoraggio, per approfondirne le problematiche applicative, ma questo tavolo in realtà non è mai partito», ha affermato Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia al Senato. «Credo - ha aggiunto - che a questa inaccettabile inerzia dei governi che si sono nel tempo succeduti dovrà a questo punto supplire la Commissione Giustizia per arrivare alle modifiche normative necessarie per garantire i cittadini da abusi di un mezzo di investigazione così delicato ed intrusivo».