Il plenum del Consiglio superiore della magistratura non si è espresso sulla mancata autorizzazione al procuratore aggiunto di Palermo, Marzia Sabella, pm del processo Salvini, a svolgere incontri con studenti nell'ambito di un'iniziativa del Salone del libro di Torino. E ha deciso il rinvio della delibera a un ulteriore esame della prima commissione, che aveva già negato il via libera all'incarico, su proposta del procuratore generale della Cassazione Luigi Salvato, che ha chiesto un supplemento di istruttoria alla luce del dibattito in plenum, istanza alla quale si è associato il consigliere laico di Fi Enrico Aimi, presidente della commissione e relatore della pratica.

Aimi ha spiegato che alla pm Sabella «non è mai stata impedita in alcun modo la partecipazione all'iniziativa promossa dal salone del libro di Torino e che avrebbe potuto partecipare senza alcuna criticità a condizione di rinunciare all'ulteriore compenso di mille euro, essendo già previsto il rimborso delle spese di viaggio e soggiorno coperte dall'organizzazione; così come prevede la circolare».

A Sabella, ha chiarito ancora il consigliere, «era stato, infatti, comunicato il preavviso di rigetto con l'indicazione delle ragioni ostative, ma la stessa, nonostante i rilievi, ha riproposto la stessa richiesta. Ora rivaluteremo la pratica anche alla luce delle osservazioni del procuratore generale per verificare se nel caso di specie sussiste un obiettivo interesse pubblico allo svolgimento di tale incarico».