La Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, ha chiesto gli arresti domiciliari per Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione Siciliana, e per Saverio Romano, deputato di Noi Moderati, insieme ad altre sedici persone. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d’asta nell’ambito di un’inchiesta su appalti pubblici pilotati. Secondo quanto si apprende, i Carabinieri del Ros hanno notificato agli indagati l’invito a comparire davanti al gip di Palermo per l’interrogatorio preventivo. Sarà poi il giudice a decidere se accogliere la richiesta dei pm e disporre le misure cautelari.

Possibile richiesta al Parlamento per il deputato Romano

Nel caso di Saverio Romano, essendo parlamentare in carica, l’eventuale decisione del gip di concedere gli arresti dovrà essere autorizzata dal Parlamento, come previsto dall’articolo 68 della Costituzione. Cuffaro e Romano risultano tra i principali indagati di un’inchiesta che mira a far luce su presunti accordi corruttivi e irregolarità nella gestione degli appalti pubblici in Sicilia, un settore già al centro di numerose indagini negli ultimi anni.

Nell’elenco fanno parte anche Vito Raso, Carmelo Pace, Roberto Colletti, Antonio Abbonato, Ferdinando Aiello, Paolo Bordonaro, Alessandro Mario Caltagirone, Marco Dammone, Giuseppa Di Mauro, Vito Fazzino, Antonio Iacono, Mauro Marchese, Sergio Mazzola, Paolo Emilio Russo, Giovanni Tomasino e Alessandro Vetro.