Il presidente della Prima Commissione del Csm Enrico Aimi definisce in una nota "imbarazzanti" le dichiarazioni di Davigo e afferma che è stata "predisposta una pratica a tutela di tutti i magistrati del capoluogo del distretto di Brescia".

Secondo Aimi, consigliere laico eletto in quota Forza Italia, «quanto affermato dal dottor Piercamillo Davigo nel corso dell'ormai nota intervista radiofonica, “a Brescia le cose non sempre le capiscono, per questo mi hanno condannato”, è un attacco all'autonomia e al prestigio della magistratura, nonché un atto denigratorio del lavoro svolto negli uffici giudiziari di Brescia, ancor più inopportuno visto il giudizio pendente in corso. Sorprende che un magistrato, con così tanta esperienza alle spalle - aggiunge il laico del Csm e presidente della Commissione - rilasci dichiarazioni di questo tenore che non solo minano la credibilità dei giudici interessati, ma dell'intero ordine giudiziario».