Calcinacci ovunque, prese di corrente scoperte e cavi “volanti”. Lo stato impietoso dell’edilizia giudiziaria è più evidente che mai nel tribunale di Roma, dove è crollata una porzione di soffitto all’interno di un ufficio della palazzina B della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. L'incidente, scoperto questa mattina dal personale dell’ufficio, è accaduto di notte e, per fortuna, non ha provocato feriti.

«Con amarezza dobbiamo constatare - commenta il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Roma, Paolo Nesta - che la giustizia resta la cenerentola della spesa pubblica e la mancanza di fondi per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria provoca tutta una serie di incidenti che solo per un caso possiamo definire piccoli». «Che cosa diremmo oggi, se il crollo si fosse verificato di mattina, con gli uffici in piena attività? Non è la prima volta - ricorda Nesta - che episodi del genere accadono, per non parlare del ripetersi di contaminazioni da legionella, che puntualmente vengono riscontrate negli impianti del Tribunale più grande d'Italia. A tutela di tutti gli operatori che negli uffici giudiziari lavorano, magistrati, personale amministrativo e avvocati, e a tutela dell'utenza - conclude il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Roma - chiediamo con forza di varare un serio programma di interventi strutturali per restituire decoro e sicurezza alla casa della giustizia romana».