«Questa settimana alla Camera e al Senato si voteranno i pareri alle norme sui magistrati fuori ruolo, sugli incarichi extragiudiziari per i magistrati in servizio, sul fascicolo per la valutazione del magistrato che nella scorsa legislatura fece addirittura scioperare l'Anm. La legge delega, finalizzata ad arginare lo strapotere delle correnti, venne approvata nella scorsa legislatura, tocca a questo Governo darne attuazione». Lo dice il deputato di Azione, Enrico Costa.

«Questo Governo - riprende il parlamentare di Azione - ha nominato una commissione ministeriale per scrivere le norme. E questa Commissione era così composta: 18 magistrati (di cui 10 fuori ruolo), 5 professori, 3 avvocati. Al vertice della Commissione un magistrato, che, come è strano il destino, una settimana fa è stato acclamato capo di una corrente».

Per Costa «il risultato era scritto in partenza: le correnti restano protagoniste, l'Anm non protesta più, i fuori ruolo restano tranquilli al loro posto, i magistrati amministrativi continuano ad avere incarichi e docenze mentre stanno in Tribunale. Inoltre il fascicolo per la valutazione del magistrato è stato “demolito” (è stato cancellato l'inserimento nel fascicolo l'obbligo di inserire l'esito dell'attività del magistrato) prevedendo l'analisi dell'attività del magistrato su atti a campione, autorelazioni e relazioni del Capo dell'ufficio: le valutazioni positive oggi sono al 99.6% e non cambierà nulla. Le inchieste flop e le sentenze sballate non faranno testo: si potrà essere promossi a prescindere da macroscopici errori. Presenterò alla Camera un parere motivato spiegando le modifiche da chiedere al Governo. Vedremo - conclude Costa - se la maggioranza lo accoglierà o si atterrà al testo del Governo».