L’INTERVENTO DEL PREMIER

Con una domanda sulla riforma della giustizia, «tocca una pagina che come giurista mi fa particolarmente soffrire: come avvocato so per conoscenza diretta della grandissima onestà professionalità della stragrandissima maggioranza dei giudici».

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, incontrando la stampa durante la visita al Salone Internazionale dell’Aeronautica e dello Spazio, in corso a Parigi.

Insomma, anche il premier interviene sul caso Palamara, l’indagine che ha dato origine a una bufera. «Mi ferisce particolarmente», ha proseguito il premier rivolto alla vicenda che ha scosso il Csm e portato anche al cambio ai vertici dell’Anm, «perché penso - ha sottolineato all’imbarazzo dei tantissimi giudici che, con grande sacrificio e onestà, si dedicano quotidianamente al servizio giustizia».

Sulla giustizia «dobbiamo intervenire, e sicuramente lavoreremo, per articolare una qualche riforma che deve essere meditata bene: non possiamo certo intervenire per reazioni emotive e intervenire a caldo». L’operato del governo andrà «nel segno di una maggior cesura, una maggiore linea di demarcazione tra politica e servizio giurisdizionale», ha continuato Conte.

«Non è ammissibile - ha proseguito il premier - ci siano zone di promiscuità, di contiguità» e «per far questo ben venga l’apporto delle forze di opposizione. Sarebbe bello coinvolgere quante più forze possibili in Parlamento».