«Temo che riguardo all'articolo 4 applicato alla società, sulla carente motivazione riguardo ai punti, un principio di fondatezza delle difese ci sia». Ad ammetterlo è stato Ugo Taucer, procuratore generale dello sport, che rappresenta l'accusa contro la Juventus davanti al Collegio di garanzia del Coni. Un passo indietro rispetto alle accuse che sono costate 15 punti di penalizzazione alla società torinese, l’ammissione di una valutazione forse troppo frettolosa del caso, al punto da auspicare il rinvio alla Corte d'appello federale con rimodulazione della sanzione. Una conclusione alla quale il procuratore generale è arrivato dopo due ore e quarantacinque minuti di discussione, sottolineando la carenza di motivazione riguardo alla penalizzazione inflitta, che non è stata difesa nemmeno dalla Federcalcio, che ha scelto di non costituirsi. La decisione è prevista per domani

Per la difesa della Juventus, rappresentata dagli avvocati Nino Paolantonio, Angelo Clarizia, Maurizio Bellacosa, David Sangiorgio, Flavia Tortorella e Nicola Apa, la sentenza «è sbagliata, piena di errori, una nave senza rotta, ed è questo il motivo di fondo per cui oggi chiediamo l’annullamento senza rinvio, della sentenza della Corte federale d’appello per -15 punti.

I numeri di questi bilanci», ha aggiunto, «sono irrilevanti. 60 milioni in un triennio di plusvalenze a fronte di 1 miliardo e 600 milioni di dividendo sono circa il 3% dei ricavi. Ma poi, non c’era alcun vantaggio illecito conseguito sul campo», ha aggiunto Bellacosa. «Le carte di Torino - ha sottolineato Bellacosa - non inquadrano fatti nuovi e decisivi. I giudici d'appello hanno cambiato il tema decidendum. Utilizzando quei fatti per creare un fatto illecito mai contestato prima sostituendosi alla procura federale». Ma il campionato è già stato condizionato, ha evidenziato Paolantonio, secondo cui quei quindici punti di penalizzazione «si abbattono sulla regolarità della competizione sportiva». «Come ha detto la stessa Corte, non c'è una regola sulle plusvalenze - ha poi sottolineato Sangiorgio -. Come si fa a violare una regola che non esiste? Come si fa a essere sleali su una regola non ancora pronunciata? Si è valutato su brandelli delle intercettazioni, brogliacci avulsi dal contesto».