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LUIGI DE MAGISTRIS GIURISTA
La questione del presunto danno erariale legato alla CTP torna al centro dell’attenzione della Corte dei conti CTP, con una nuova iniziativa della magistratura contabile che riaccende i riflettori sulle fragilità storiche del trasporto pubblico napoletano. Su delega della Procura regionale campana, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno notificato otto inviti a dedurre ad amministratori, dirigenti e revisori dei conti che, nel tempo, hanno avuto responsabilità sulla gestione della partecipata della Città Metropolitana. Tra i destinatari figura anche l’ex sindaco Luigi De Magistris.
Secondo quanto ricostruito dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, gli atti riguardano un presunto danno complessivo da 23.548.160 euro, concentrato sulle ricapitalizzazioni del 2017 e del 2019. Due interventi finanziari che, secondo la Procura regionale, sarebbero stati approvati in assenza delle condizioni richieste dalla disciplina sul cosiddetto “soccorso finanziario”, norma che consente agli enti locali di sostenere una società partecipata solo quando esistono concrete prospettive di riequilibrio economico-finanziario.
Il quadro ricostruito dagli inquirenti descrive una partecipata in sofferenza strutturale: tra il 2003 e il 2020 la Città Metropolitana avrebbe immesso nella CTP oltre 332 milioni di euro, senza tuttavia riuscire a evitarne il progressivo dissesto. Le relazioni degli organi di controllo interni ed esterni restituivano da anni segnali di allarme sulla continuità aziendale, mentre i piani industriali venivano di volta in volta aggiornati senza produrre gli effetti sperati. Parallelamente, il servizio risultava spesso inferiore agli standard programmati, con chilometraggi ridotti rispetto agli obblighi contrattuali.
La magistratura contabile ha concentrato l’analisi sulle due ricapitalizzazioni più recenti, le uniche ancora non prescritte. A rendere più delicata la posizione dei soggetti coinvolti è anche il fatto che alcune operazioni sarebbero state deliberate senza il bilancio approvato, condizione che secondo la Procura avrebbe privato l’ente di un quadro informativo completo prima di assumere decisioni di forte impatto economico.
Gli inviti a dedurre, emessi ai sensi dell’art. 67 del Codice della giustizia contabile, aprono ora una fase procedimentale in cui i destinatari potranno presentare memorie difensive, allegare documenti, richiedere l’accesso agli atti o domandare un’audizione personale entro 45 giorni. Solo successivamente la Procura regionale valuterà se esercitare o meno l’azione erariale.


