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«È grazie a tutti voi se sono a casa». Così Patrick Zaki ospite a "Che tempo che fa" su Rai 3 per la sua prima apparizione tv dopo la liberazione. «Adesso sto proprio bene, mi sembra un sogno ma sto ancora cercando di capire che mi è successo. Grazie a ciò che tutti voi e il vostro programma avete fatto per me». «Sarebbe per me un grandissimo onore incontrare Liliana Segre, che è una persona che è stata di grande ispirazione per me». Qual è stato il momento più duro? «Sono stato tagliato fuori da tutto...ma il momento peggiore è stato quando mi hanno detto di aspettare al controllo passaporti: non sapevo cosa sarebbe successo, ero molto spaventato». «Ho trovato la forza per andare avanti consapevole della mia innocenza, ho cercato di girare a mio favore ogni piccola cosa, ogni piccolo interesse. Soprattutto da parte dell'Italia. Sono davvero grato per tutto quello che è stato fatto per me - continua Zaki -. Se ho temuto il peggio? Fino a prima che mi rilasciassero ero preoccupato, e una volta fuori non riuscivo a crederci. La cosa che mi è mancata di più? La mia famiglia, i miei amici, il cibo, i miei libri. La prima cosa che ho fatto una volta tornato a casa è stata una bella doccia calda». Dove immagini il tuo futuro? «Il mio futuro prossimo è a Bologna, a continuare i miei studi». «Dovrò chiedere ai miei legali prima di venire in Italia, ma credo di poter venire al più presto», afferma il giovane egiziano. «Adesso sto bene e devo ringraziare davvero tutti. Sto ancora cercando di capire cosa mi è successo, mi sembra un sogno», prosegue Zaki. «Quando ho guardato la strada, sono uscito dalla stazione di polizia e mi hanno tolto le manette ero confuso. Cosa sta succedendo? Mi chiedevo. Davvero mi hanno lasciato libero?».