È morta, all'età di 85 anni, Ilaria Occhini, attrice di teatro cinema e tv. Nata a Firenze nel 1934, aveva recitato con i più grandi registi da Visconti, a Ronconi, a Patroni Griffi. Sensibile, elegante e romantica, figlia dello scrittore Berna Occhini, moglie di Raffaele La Capria, ha vinto il David di Donatello con Mine Vaganti di Ozpetek nel 2008. Tra i tanti premi anche il nastro d'argento per Benvenuti in casa Gori del 1992. Debuttò nel cinema a diciannove anni, recitando nel film Terza liceo, con lo pseudonimo di Isabella Redi. Dopo il diploma all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" a Roma, iniziò la carriera televisiva, affermandosi, sotto la direzione di Anton Giulio Majano, negli sceneggiati L'Alfiere e Jane Eyre. Il suo esordio in teatro risale al 1957, con L'impresario delle Smirne di Carlo Goldoni per la regia di Luchino Visconti, che la diresse anche in Uno sguardo dal ponte e Figli d'arte. [embed]https://www.youtube.com/watch?v=6WNDMba2D04[/embed] Ilaria Occhini interpretò anche numerosi film, raramente in parti da protagonista, come Un uomo a metà del 1966; tra le caratterizzazioni più riuscite quella nella commedia di Alessandro Benvenuti Benvenuti in casa Gori del 1992, che le valse il Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista. Tra il 2005 e il 2013 riconquistò l'attenzione del pubblico televisivo come madre di Veronica Pivetti nelle prime cinque stagioni della popolare fiction di Rai 1 Provaci ancora prof!. Nel 2008 fu la protagonista di Mar Nero, film di Federico Bondi che le valse la candidatura ai David di Donatello e la vittoria del Pardo d'oro alla miglior attrice al Festival internazionale del film di Locarno. Nel 2010 vinse il David di Donatello per la migliore attrice non protagonista con Mine vaganti di Ferzan Özpetek e ottenne il Nastro d'argento alla carriera. Sempre per Mine vaganti vinse il premio Alida Valli per la migliore attrice non protagonista al Bif&st 2011. «La mia bellezza è come se fosse una cosa, una borsetta, un foulard che porto con me, non ne parlo con nessun vanto», scriveva l'attrice nel libro autobiografico Una vita senza trucco, con cui festeggiava i 60 anni di carriera. Una donna dal fascino senza tempo presa da un amore totale per il palcoscenico.