Il convegno si terrà il 14 e il 15 giugno a Modena, presso lo spazio ex Aem, uno spazio polifunzionale vicino al centro storico, dove ci saranno anche stand, bookshop e proiezioni. Il chiostro del Dipartimento di Giurisprudenza ospiterà il cocktail inaugurale e lo spettacolo di musica e danza dal titolo “Specchi infranti di libertà”. Il programma prevede, al mattino e al pomeriggio del 14 giugno, dibattiti su “l’errore giudiziario, oggi”; “storie di innocenti in carcere”, “la prova scientifica e dna fingerprint”, “l’intelligenza artificiale e il rito penale”, la proiezione del docufilm “Non voltarti indietro”, su sei casi di ingiusta detenzione; la presentazione del “Caso Dreyfus”. Il secondo giorno, il 15 giugno, invece, il centro del dibattito sarà sul processo penale mediatico, con un focus sul “giornalismo di inchiesta come supporto alla riapertura di casi giudiziari”, uno sulla pena di morte; una conversazione sulla “blind justice” la giustizia americana e i fattori psicologici nei casi di ingiusta detenzione; il diritto alla privacy come strumento per controllare i comportamenti. Per concludere si terrà la lettura dell’arringa in difesa del re di Francia, Luigi XVI. Il programma completo e il metodo di registrazione sono pubblicati sul sito web della Camera penale di Modena, dove è possibile verificare l’elenco aggiornato dei relatori - per ora in programma c’è la presenza di 37 tra avvocati, docenti universitari, magistrati e giornalisti, italiani e stranieri - e l’accreditamento per i crediti formativi. La direzione scientifica è del professor Luca Lupària Donati con l’avvocato Guido Sola, presidente delle Camere penali di Modena.